Cappadocia. Polemiche a Cappadocia per i defibrillatori che la società Sicurjob donerà alla lista Cappadocia nel cuore guidata da Lorenzo Lorenzin. A innescarle il candidato sindaco della coalizione Impegno civico, Claudio Massotti, ha criticato la cosa chiedendo a Lorenzin spiegazioni in merito. “E’ singolare quanto sta accadendo a Cappadocia in occasione delle prossime consultazioni elettorali”, ha commentato Massotti, “i nostri padri latini che conoscevano bene tutte le sfumature dell’animo umano sapevano sintetizzare le situazioni paradossali come l’eccesso di generosità con il termine “Captatio benevolentiae”. Anche io sono candidato alla carica di sindaco in questo comune, nella lista Impegno civico, ma da quando ho accettato l’idea di mettermi in gioco per il mio Comune, ho ricercato nelle virtù che appartenevano alla mia persona e a quella dei candidati consiglieri della mia lista, gli argomenti che debbono indurre i cittadini di Cappadocia ad esprimerci le loro preferenze rifuggendo da ogni forma di “Captatio benevolentiae”. La domande che mi sono posto e che voglio condividere con i cittadini di Cappadocia, analizzando parola per parola, il testo che costituisce la notizia sono: chi è questa benemerita società Sicurjob? Cosa esigerà in cambio (o cosa abbia già ottenuto) per riservarci questa sospetta generosità? Per avere cognizione della dimensione del “regalo” ricevuto potrà essere mostrata la fattura d’acquisto di questi beni? Come mai questi eventi avvengono sempre a Camporotondo nei locali “hotel i Bucaneve”. Il proprietario dell’albergo è forse il più ardente sostenitore del fratello della Ministra Lorenzin? Se Il candidato sindaco della lista Cappadocia nel cuore non verrà eletto, i cappadociani che dovessero cadere vittima, la settimana prossima, di un arresto cardiaco verranno abbandonati alla loro sorte? Non sarebbe stato più opportuno regalare i quattro defibrillatori, sempre la settimana prossima, al Comune senza avvantaggiare nessuna lista inclusa quella che democraticamente si aggiudicherà la contesa elettorale? Il tutto finirebbe per essere letto come primo atto concreto di “generosità disinteressata” e non come espressione di evidente Captatio benevolentiae”.