Avezzano. Una seduta della Commissione bilancio in cui non sono mancate le polemiche, quella che è andata in scena ieri all’interno della sala consiliare del Comune di Avezzano. Durante l’assise si è discusso del riconoscimento del debito fuori bilancio di Irim (quasi due milioni di euro). In estate il commissario prefettizio Mauro Passerotti aveva dato mandato all’ufficio tecnico di avviare le operazioni necessarie a liquidare la somma indicata dal lodo arbitrale sul nuovo Palazzo di città. In questi giorni scadeva il termine per il pagamento del debito del quale se n’è appunto discusso nel corso della Commissione di ieri.
L’avvocato del Comune di Avezzano, Guido Blandini, nel corso della sua requisitoria ha citato più volte il nome dell’avvocato Leonardo Rosa come parte indispensabile per la conclusione della trattativa. Ciò non è sfuggito a Tiziano Genovesi, candidato sindaco nel corso delle ultime amministrative e capogruppo per la Lega in Consiglio che ha subito incalzato Blandini chiedendogli a che titolo avesse citato Rosa, anche marito dell’attuale assessora comunale con delega al Bilancio, Loreta Ruscio.
Oltre all’incompatibilità per conflitto d’interessi, Genovesi ha espressamente chiesto se tale compito fosse stabilito in virtù di un atto formale. “A che titolo Rosa avrebbe partecipato alla trattativa? C’è una delega? C’è un atto formale che dà indicazioni a Rosa per fare trattative per nome e conto del Comune?”, ha affermato Genovesi dopo l’intervento di Blandini.
A seguito di ciò, inoltre, Genovesi ha espressamente chiesto a Iride Cosimati, presidente della Commissione di vigilanza, di fissare per la settimana entrante la convocazione della stessa al fine di fare luce sia sulle dichiarazioni di Blandini che sull’eventuale ruolo e coinvolgimento di Rosa. Erano presenti: Ernesto Fracassi, Cristian Carpineta, Carmine Silvagni, Tiziano Genovesi, Roberto Verdecchia, Lucio Mercogliano (anche presidente della Commissione), Alessandro Pierleoni, Gianluca Presutti, Alessandra Cerone, Nello Simonelli, Almerinda Cacchione, Alfredo Mascigrande, Mario Babbo, Stefano Lanciotti, Lorenza Patrizia Panei, Filomeno Babbo, Iride Cosimati (presidente Commissione vigilanza).