Avezzano. Continua il botta e risposta tra il sindaco dimissionario, Gabriele De Angelis, e l’ex primo cittadino, ora consigliere all’opposizione, Giovanni Di Pangrazio. Da una parte De Angelis cerca il disperato appoggio dell’Udc per poter ottenere una maggioranza in consiglio comunale a seguito dell’anatra zoppa, mentre dall’altra Di Pangrazio parla di una coalizione unita e compatta e, almeno sulla carta, disposta a collaborare. “C’è un solo freno alla ripartenza di Avezzano ed è lo stesso ostacolo che la città ha travolto nove mesi fa: Gianni Di Pangrazio, l’ex sindaco bocciato dagli elettori. I cittadini hanno scelto me quale loro sindaco”. E’ un duro attacco quello di De Angelis all’ex primo cittadino, “L’UdC è stato il partito più votato e ciononostante Di Pangrazio ha perso malamente. La sua coalizione non esiste più, ne rimane un gruppo di consiglieri, alcuni dei quali in buona fede, ai quali ha fatto firmare un documento di disponibilità al confronto, smentita dagli atteggiamenti aggressivi e indisponenti di Di Pangrazio, preoccupato dalle pentole che l’amministrazione sta scoperchiando, non ultimo il clamoroso buco del Cam”.
“Non c’è alcun clima avvelenato”, continua il primo cittadino, “come lui sostiene. Sinora ho subìto attacchi e ingiurie senza rispondere alle innumerevoli provocazioni. Ora basta. La verità è che Di Pangrazio non vuole che si ricomponga una solida maggioranza di centrodestra e il suo vero obiettivo è far cadere l’amministrazione. Il motivo è semplice: non potrà fare a meno di sostenere il fratello alle prossime regionali, ricandidato per la terza volta col Pd, e un’amministrazione sostenuta da Forza Italia, UdC, Lega e civici, in grado di ben amministrare, gli complicherebbe non poco i piani. Se c’è una persona che ha tradito Avezzano per motivi puramente personali è lui, e credo che questo sia chiaro a tutti, agli elettori che hanno premiato le sue liste ma bocciato clamorosamente lui col voto disgiunto al primo turno e poi nel ballottaggio. Se non fosse per l’alto senso di responsabilità degli esponenti dell’Udc, della Lega e dei civici, la città rischierebbe, già lunedì prossimo, di veder arrivare il commissario prefettizio. L’ho detto e lo ripeto: mai con Di Pangrazio, la cui inaffidabilità è stata confermata in troppe occasioni. C’è chi inquina i pozzi e chi ha realmente a cuore le sorti della città. È a loro, in aula e fuori, che rivolgo un appello a far ripartire davvero la nostra Avezzano”, conclude De Angelis.