Avezzano. Continua il polverone di critiche nate dopo l’intervento di monsignor Paul Richard Gallagher che ha consegnato una nota verbale con la quale si chiede una modifica del testo del disegno di legge Zan. Don Claide Berardi, parroco della cattedrale di Avezzano, ha deciso di scrivere una lettera aperta al Pd intervenendo sull’argomento.
“Si, lo confesso, ho votato per voi a volte, sarà stato per il simbolo antico e per il nome: l’ulivo, evocatore di pensieri positivi. Ho votato per voi qualche volta convintamente, il più delle volte valutando l’alternativa peggiore; chissà se poi lo era davvero. Poi ho smesso di recarmi alle urne o ho votato seguendo personali sensazioni”, dichiara don Claide Berardi, parroco della cattedrale di Avezzano. “Guardo agli ultimi trent’anni; siete stati al governo per oltre la metà. Avete riformato il titolo V della nostra Costituzione e, proprio durante questa pandemia, la confusione nei rapporti Stato – Regioni è emerso drammaticamente con tutti i guasti conseguenti. Avete riformato più volte la scuola, non solo voi in verità, ma ci avete messo moltissimo del vostro, e ora il problema educativo è una celata e drammatica emergenza. Molte nostre città non sono luoghi migliori, il degrado urbano e soprattutto sociale è aumentato e la povertà di molti ha raggiunto limiti intollerabili”.
“Non voglio essere ingeneroso”, continua il parroco, “chiedo solo di capire chi siete. Le vostre battaglie identitarie, quelle, per intenderci, sostenute da uno schieramento mediatico impressionante (in questo, purtroppo solo in questo, la lezione di Gramsci l’avete appresa bene), sono sideralmente lontane da quella che dovrebbe essere o che una volta era la vostra gente. Molti di voi, il loro eloquio forbito denuncia provenienze non proprio popolari, ma non è detto che non potrebbero fare bene, Berlinguer era di famiglia aristocratica, si indignano per l’intervento della Chiesa sul Ddl Zan. Già, la Chiesa è oscurantista, retrograda, bigotta, addirittura matrigna. Ma se solo gli organi di informazione controllati da chi interessatamente vi sostiene, avessero fatto una corretta opera di informazione, tutti avrebbero capito che non ci sono incitatori alla violenza. Per noi parlano i fatti”.
“Mentre voi eravate intenti a controllare banche e magistrati, i preti retrogradi, le suore bigotte e illusi laici, coperti di polvere di un campetto d’oratorio, hanno tentato faticosamente di educare”, commenta don Claide. “I ragazzi delle parrocchie, quelli dalla faccia pulita e dallo sguardo sveglio, non hanno bisogno di una legge per rispettare chi vive una situazione che non corrisponde alla loro visione e ognuno, a prescindere dalle sue convinzioni, fra loro trova dovuta accoglienza. Sapete, Gesù ha detto che ogni volto è il suo volto. La violenza è quasi sempre figlia di una mancanza formativa e una legge non basterà mai, purtroppo, ad eliminarla. Mentre voi eravate impegnati a discutere (per carità, non voglio negare che anche discutere e incontrare sia necessario) i soliti preti, suore, laici credenti stavano in quelle periferie degradate dove voi non siete presenti da anni, dove forse non vi lascerebbero neppure entrare o forse non ritenete interessante esserci”.
“Pare che la destra, purtroppo anche quella più culturalmente rozza, avrà il consenso di più di quattro italiani su dieci, lo troverà anche in quelli che erano una vostra feudi sicuri. Non vi stupite, chi semina vento raccoglie tempesta”, conclude don Claide Berardi. “Eppure il Paese avrebbe bisogno di una sinistra concreta e vera, di una destra meno parolaia, di una politica seria”.