Carsoli. Proseguono i botta e risposta sul fronte politico amministrativo locale. Dopo “jaccuse” di Mazzetti ora è il primo cittadino a chiarire con una nota che è stata diffusa a mezzo stampa: “Leggo con stupore, – afferma il Sindaco di Carsoli Domenico D’Antonio – meraviglia e, debbo dire, anche con un po’ di sorpresa, le dichiarazioni del consigliere Mario Mazzetti sull’incontro di giovedì scorso riguardante il bilancio di previsione in via di approvazione.
Mi era sembrato un confronto sereno, costruttivo e chiarificatore sulle linee e priorità dell’amministrazione e segnale importante di una modalità e di un metodo nuovo e diverso teso a ricercare, con tutti i consiglieri eletti, sia di maggioranza che di minoranza, le soluzioni migliori nell’interesse dei cittadini.
Debbo purtroppo (e lo dico con grande rammarico) verificare che le priorità e gli interessi del consigliere Mazzetti sono tutt’altri e che le linee del confronto e dell’approfondimento, al di fuori dei clamori dei media, non appartengono al suo modo di fare ed al suo bagaglio culturale. Come si può non riconoscere il valore di un’iniziativa di coinvolgimento di tutti i rappresentanti comunali, cosa che mai nessun sindaco, lui compreso, aveva messo in campo?
Siccome ci interessa, come sempre, essere chiari ed espliciti, e volutamente non sintetici, ripercorriamo i fatti, andando per ordine:
a) il 30 giugno u.s. Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio consuntivo del 2013 con il solo voto contrario del consigliere Mazzetti; evidentemente in un momento di amnesia aveva dimenticato che gran parte (la più consistente di quel bilancio, soprattutto con riferimento agli impegni finanziari) faceva riferimento all’operato della sua amministrazione.
Ciò si verifica quando occorre, sempre e comunque, essere polemici e critici per “partito” preso, a prescindere dai contenuti ed in modo assolutamente preconcetto, preventivo e pregiudiziale (ed anche pregiudizievole);
b) nello stesso Consiglio sono state approvate, sempre col solo voto contrario del consigliere Mazzetti, i regolamenti e le aliquote Imu (sono state riconfermate quelle stabilite dall’amministrazione Mazzetti, prevedendo ulteriori agevolazioni e riduzioni), Tari (che sostituisce la vecchia Tares) con la riduzione, anche se minima, per tutti i contribuenti e sostanziosa per le categorie produttive che nel 2013 avevano subito gli aumenti maggiori, addizionale Irpef, ridotta (rispetto a quanto sempre stabilito dall’amministrazione Mazzetti) per i redditi fino a 55.000€ e con punte di riduzione del 14% circa per i redditi fino a 15.000€, e le aliquote Tasi che ricomprendevano anche i nuovi servizi quali la toponomastica ed il sistema di video sorveglianza, completamente trascurati nella precedente amministrazione;
c) considerando che la parte relativa alle entrate era stata definita nel Consiglio Comunale, l’incontro di martedì 15 luglio, con tutta la maggioranza (e tutti i consiglieri eletti erano presenti) e di giovedì 17 con la minoranza, verteva, quindi, esclusivamente sulla parte relativa alle spese da inserire nel nuovo bilancio di previsione.
A tal proposito come ha ribadito anche il consigliere Mazzetti, questa amministrazione ha provveduto ad un’analisi approfondita di tutte le spese correnti (cioè relative alla gestione ordinaria dell’Ente), suddividendole in 19 raggruppamenti omogenei, procedendo successivamente alla verifica e distinzione tra quelle comprimibili e quelle incomprimibili, tra quelle necessarie e quelle superflue, tra quelle ricorrenti e quelle contingenti, tra quelle produttive e quelle improduttive, anche se necessarie, ecc.. Tutto ciò a dimostrazione della ormai acclarata trasparenza con cui questa amministrazione vuol portare avanti il suo mandato e chiedendo la collaborazione della minoranza anche su scelte forti ed importanti tese a ridurre fortemente le spese per poi continuare sulla strada della riduzione della pressione fiscale per i cittadini.
La nostra linea strategica – prosegue D’Antonio – ed il nostro percorso è abbastanza chiaro: ridurre progressivamente le spese, migliorare i servizi e procedere, entro i 5 anni di mandato, ad una forte riduzione della pressione fiscale.
Vogliamo fare esattamente il contrario di quanto messo in atto dalla precedente amministrazione Mazzetti, facendo diventare, nel 2012, il Comune di Carsoli (come si può facilmente verificare sui siti specializzati, ad es. openbilanci.it) il Comune della Provincia dell’Aquila, con una popolazione compresa tra i 5.000 ed i 15.000 abitanti, con la più alta pressione fiscale;
d) all’incontro di giovedì, la maggioranza era ampiamente rappresentata in quanto erano presenti, oltre al sottoscritto, il vicesindaco Federica Arcangeli ed il consigliere delegato al bilancio Sideria Minati (ci scusiamo con il consigliere Mazzetti per non aver fatto gli onori con la maggioranza al completo ed in grande uniforme);
e) dopo circa un’ora il consigliere Mazzetti ha dovuto lasciare la riunione in quanto, nella sua qualità di Presidente Provinciale del PD, doveva accompagnare (secondo quanto da lui riferito) un esponente regionale ad un incontro con un sindaco e, quindi, non sono stati toccati, a differenza di quanto affermato, i punti da lui richiamati nell’articolo, che erano invece stati affrontati ed approvati nel su richiamato Consiglio Comunale del 30 giugno.
Non voglio, però, sfuggire alle velate, assurde ed inconsistenti accuse riguardanti la transazione da 60.890€ con una ditta per lavori eseguiti nella Scuola Elementare nel 2009 e per la realizzazione del Centro espositivo nella Piana del Cavaliere dal 2006 in poi.
Ebbene, entrambi il lavori e le conseguenti contestazioni con apertura di contenzioso, risalgono agli anni precedenti 2005-2009 come riportato nell’articolo, compreso, quindi, il periodo in cui Mario Mazzetti era sindaco. Avremmo certamente preferito non dover affrontare e risolvere questa e molte altre situazioni, queste sì poco chiare e con procedure a dir poco discutibili, lasciateci in eredità dalla precedente amministrazione.
Dovrebbe ritenersi soddisfatto del fatto che questa amministrazione sia riuscita a far accettare quanto precedentemente offerto e rifiutato ed invece, come ultimamente gli capita, si diverte a fare il triplo salto mortale e continue capriole, sconfessando apertamente quanto precedentemente realizzato o avallato dalla sua amministrazione. Dovrebbe sapere, essendo stato sindaco, che per poter procedere ad una transazione deve sussistere un interesse del Comune e, quindi, pubblico, acclarato dai pareri dei legali e del revisore dei conti, regolarmente richiesti, rilasciati ed allegati all’atto.
Per maggior chiarezza si riportano alcuni stralci dei due pareri degli avvocati che difendevano il Comune, nominati dalle precedenti amministrazioni:
1 – Parere sulla transazione relativa ai lavori nella Scuola Elementare: “Per quanto riguarda i lavori eseguiti nella Scuola Elementare, da informazioni assunte dall’Ufficio Tecnico Comunale, la ditta Fontana ha realizzato, pur non avendo apposto quest’ultima alcuna riserva sui documenti contabili, dei lavori in più che probabilmente si possono quantificare in euro 20.000,00. La Scuola all’epoca dei lavori, subito dopo il sisma del 6.04.2009, era l’unico edificio agibile e quindi è probabile che siano stati commissionati dei lavori ulteriori affinché si potesse riaprire l’edificio scolastico il più presto possibile.
Il Comune qualora siano stati realizzati dalla ditta Fontana dei lavori ulteriori ha avuto un illegittimo arricchimento a danno della ditta…”
2 – Parere sulla transazione relativa alla realizzazione del Centro espositivo: “Questo appare il punto debole della vicenda in quanto in sede di gara non sono stati posti come base i prezzi stabiliti dal prezziario dell’epoca della regione Abruzzo ma prezzi inferiori (per mancanza di risorse) con la conseguenza che in caso di accertamento da parte del CTU di tale circostanza – il cui riscontro è di semplice soluzione – il Comune potrebbe essere chiamato a corrispondere all’ATI la somma dalla stessa sostenuta per le opere realizzate a titolo di arricchimento senza giusta causa.
L’art. 2041 del Codice civile contiene una clausola generale con il divieto di arricchirsi senza causa a spese altrui; essa ha carattere sussidiario, potendo essere utilizzata solo in mancanza di altra tutela e comunque nel caso di specie i legali dell’ATI l’hanno comunque invocata”.
L’atto contiene anche i pareri favorevoli di regolarità tecnica da parte del Responsabile dell’Ufficio Tecnico e di regolarità contabile da parte della Responsabile del Servizio Ragioneria.
Se il consigliere Mazzetti ritiene che vi siano state irregolarità faccia consequenziale denuncia agli organi competenti senza lasciare intravedere dubbi e sospetti basati sul nulla. Questa modalità gli appartiene a tal punto che oggi il Comune è costretto a dover pagare una somma consistente agli avvocati per una causa intentata dal consigliere Mazzetti contro il Comune nel 2006 relativa alla nomina del consigliere di minoranza alla Comunità Montana e, successivamente, dichiarata improcedibile dal TAR. Soldi, questa volta, pagati certamente inutilmente.
Per quanto riguarda la ormai conosciuta questione sulle difficoltà vere, presunte o strumentali da parte dell’attuale maggioranza credo di aver già risposto che la maggioranza è più solida e compatta di prima e rafforzata anche dai comportamenti di consiglieri attenti e premurosi del bene pubblico e preoccupati esclusivamente del raggiungimento di obiettivi importanti nell’interesse esclusivo dei cittadini, svincolati da obblighi o condizionamenti dettati da appartenenze politiche dichiarate ed esplicite.
Quello che ci interessa sono le dichiarazioni ufficiali e ciò che avviene all’interno dei luoghi deputati e non in Piazza nei soliti e superati capannelli. In perfetto spirito libero e democratico ritengo che qualora vi fossero posizioni contrastanti (e non solamente posizioni differenti che rappresentano motivo di approfondimento ed arricchimento) dovrebbero venir fuori o, cosa ancora più opportuna, tutti i consiglieri di maggioranza dovrebbero prendere l’iniziativa di fare loro stessi delle dichiarazioni chiare e definitive tendenti a metter fine a questo balletto, che appartiene al passato.
I cittadini chiedono chiarezza, rispetto delle regole e soluzioni ai loro problemi ed esigenze. Lasciamo ai politici di professione andare alla ricerca dei soliti spunti polemici.
Il tempo e’ passato ed il metodo e’ cambiato; si va avanti senza subire nessuna forma di pressione, neanche mediatica; i politici vecchio stampo se ne facciano una ragione.
Siamo stati chiamat- conclude D’Antonio – ad amministrare e continueremo a farlo con lealtà, onestà e responsabilità, consapevoli di non dover rendere conto a nessuno se non ai cittadini.”