Capistrello. Danilo Sacco, per 21 anni voce dei Nomadi, in un post su Facebook si scaglia contro gli organizzatori del Festival di Sanremo, colpevoli di non aver invitato i Nomadi e omaggiarli per i 60 anni di carriera.
L’artista, che da anni è residente a Capistrello e si sente abruzzese e marsicano d’adozione, ha partecipato al Festival in gara con la storica band nel 2006 e nel 2010.
“Sanremo si avvicina”. Scrive Danilo Sacco, “un altro anno di festa e musica e quant’altro. È un momento (piaccia o non piaccia), topico per la musica stessa proposta dal nostro Paese quindi va bene. Personalmente, con i Nomadi, ho avuto il piacere di parteciparvi tre volte. Con il professore Roberto Vecchioni (un genio, ma non lo devo dire io) con la dolcissima Irene Fornaciari( grande voce, grande umiltà) e con Gianluca Grignani (uno che, credetemi, le cose le sa scrivere eccome)”.
“Ho sempre ricavato belle emozioni ed incontrato parimenti belle persone. Sempre. Ma quest’anno c’è qualche cosa che mi rode in gola e dato che nessuno lo dice, lo dico io. Mi sarei aspettato un invito per i Nomadi, in virtù di 60 (SESSANTA) anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, ripeto, lo dico io che di classe ormai ho smesso di ammantarmi. Non invitare i Nomadi, Beppe (in primis) Daniele, Cico, Massimo, Yuri e Sergio per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune. Avete perso una grande occasione. Posso anche non avere competenza tecnica in questo senso ed in definitiva, dopo quarant’anni di palco, ho bisogno di imparare ancora molto. Ma….. Non invitare i Nomadi, ripeto, la trovo una grande mancanza di rispetto. Voi pensate quello che volete. Un abbraccio Myey Adoraty.” Conclude Danilo Sacco.