Avezzano. Il livello della qualità di pulizia dei treni si è notevolmente abbassato negli ultimi anni a causa della decisione dell’azienda che gestisce il servizio. La conseguenza è stata inevitabilmente treni sporchi e cassa integrazione per 6 dipendenti della ditta appaltatrice Compass Group con sede a Milano. Il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, e il consigliere Giuseppe Di Pangrazio, dopo aver ascoltato la voce dei dipendenti dell’azienda che operano alla stazione di Avezzano hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, per capire come il servizio possa essere stato declassato in questo modo. “La situazione di Avezzano ci risulta alquanto anomala dal momento che, pur essendo Regione Abruzzo, fa parte del compartimento ferroviario di Roma ed infatti, con il rinnovo degli appalti delle pulizie veniva inserita nel lotto 13, comprendente le pulizie delle stazioni di Cassino, Formia, Nettuno, Orte, Fara Sabina, Roma Tiburtina”, hanno spiegato gli esponenti del Pd, “mentre in passato nella stazione in questione si effettuavano diverse tipologie di pulizie che impiegavano un certo numero di addetti ai lavori, nell’anno 2009 venivano tolte alla citata ditta le pulizie di maggior qualità (Ap03). Successivamente, Trenitalia resasi conto della scarsa igiene dei treni provvedeva a restituire alla Compass Group un treno di Ap03. Nel dicembre del 2010 il livello di pulizia Ap03 veniva tolto di nuovo e spostato dapprima a Roma Smistamento e poi a Cassino, costringendo l’azienda a richiedere la cassa integrazione per 6 dipendenti. In ragione di quanto esposto e considerando le continue rimostranze dei cittadini circa la scarsa igiene dei treni, chiediamo di effettuare quanto prima un incontro per discutere della situazione relativa ai servizi di pulizia per ciò che concerne le tratte ferroviarie di Avezzano-Roma, Avezzano-Pescara ed Avezzano-Sora”.