Come si arriva dall’uva al vino? Quali sono i passaggi che precedono la sua esposizione sugli scaffali dei supermercati? Come vengono trasportati i grappoli d’uva e cosa succede ai chicchi quando entrano nella pigiatrice? Ma soprattutto, la pigiatrice… cos’è?
Gli alunni delle scuole locali hanno potuto rispondere a queste e ad altre numerose domande riguardanti la trasformazione delle uve in vino. Come dei veri piccoli osservatori hanno assistito al suo processo di produzione, proprio a due passi da casa loro: nella Cantina Cooperativa del Fucino.
Nella realtà agricola avezzanese sono in corso tre giorni dedicati alla raccolta e lavorazione delle uve; un curioso spettacolo che i soci non hanno voluto tenere per sé, bensì mostrare e condividere a un pubblico speciale: gli alunni delle scuole d’infanzia ed elementari di Paterno.
Come da tradizione, ogni anno vengono coinvolti gli istituti scolastici locali per permettere ai più piccini di scoprire cosa c’è dietro alla realizzazione del vino. Un’iniziativa che riscuote sempre molto successo e alla quale gli alunni rispondono molto volentieri e con grande entusiasmo.
Il presidente e i collaboratori della Cantina del Fucino aprono loro le porte per permettere di scoprire come vengono trasportate le uve, come avviene la pesa, come vengono scaricate, come funziona la pigiatura e come si controlla la gradazione zuccherina. Tutti procedimenti che i bambini possono osservare, quindi, da vicino.
“Questa iniziativa”, ha dichiarato il presidente della Cantina Cooperativa del Fucino, Lorenzo Savina, “diventa ogni anno più importante in quanto i bambini perdono l’abitudine a cercare di capire cosa si trova dietro a quello che vedono già pronto tutti i giorni. Grazie a queste occasioni, i più piccini hanno la possibilità di vivere in prima persona la produzione del vino e capire da dove viene e come si crea. Tempo fa, queste operazioni erano pane quotidiano. Oggi sono invece merce rara perché nessuno più segue l’attività agricola. È per questa ragione che mettiamo a disposizione un’ora della nostra mattina per arricchire le loro conoscenze e cercare di non far perdere una tradizione che va avanti da anni e anni”.
“Abbiamo ogni anno riscontrato molta gentilezza da parte del presidente della Cantina del Fucino, Lorenzo Savina”, ha affermato il corpo docenti presente, “nel proporre delle iniziative così stimolanti. È un’esperienza unica per i nostri ragazzi che, nonostante abitino in queste zone, non hanno mai visto da vicino la produzione del vino, che hanno sempre pensato nascesse direttamente sugli scaffali del supermercato”.
#adv