Celano.“Tra i prodotti dell’umana attività, uno dei più insigni e dei più meravigliosi è la carta geografica, non tanto forse a motivo delle quantità di fatti, che, in spazio esiguo ed in modo chiaro ed evidente coordinati, propone all’occhio dell’osservatore, quanto perché essa si presenta come il risultato ultimo di una ammirabile coalizione di vari rami dello scibile umano associati ad un fine comune”. (G. Marinelli, Saggio di Cartografia della Regione Veneta, 1881). Sarà inaugurata il 16 Dicembre 2011 alle 17 presso l’Auditorium Enrico Fermi a Celano (L’Aquila) la mostra “Città di Carta e di Tela” che rimarrà aperta fino al 26 febbraio 2012. Organizzata dall’Associazione Culturale Antiqua e dal Comune di Celano, l’esposizione cartografica ha l’intento di ripercorrere la storia d’Abruzzo, e in particolar modo della Marsica, attraverso antiche carte geografiche e vedute. Una particolare sezione sarà dedicata al viaggio letterario degli scrittori del Settecento e dell’Ottocento, tra cui Edward Lear e Alexander Dumas, grazie ai cui racconti rivivranno i luoghi illustrati nelle carte esposte. Si tratta di una mostra che racconta l’Abruzzo, da prima ancora che fosse regione, nel suo divenire; un excursus storico geografico, dalle carte tolemaiche del XV secolo sino alle rappresentazioni del XXI secolo, che narra l’evoluzione della geografia di un territorio, spesso illustrato in modo diverso o poco rispondente a come oggi lo conosciamo, e che chiarisce, al tempo stesso, la cultura, le conoscenze e i mezzi a disposizione di coloro che si sono ingegnati per raffigurarle. L’esposizione si è resa possibile grazie alla preziosissima collaborazione della Società Geografica Italiana, della Biblioteca Nazionale di Napoli, delle Biblioteca Provinciale dell’Aquila, della Biblioteca di Santa Maria di Valleverde, della collezione privata di Fiorenzo Amiconi e di Telespazio. “Città di Carta e di Tela”, un’esposizione insolita con un accattivante allestimento, nasce con l’intento di essere apprezzata dagli appassionati del genere ma anche di coinvolgere un pubblico ampio e i visitatori di tutte le età.