Avezzano. Si è tenuto, nel pomeriggio, nella nuova aula multimediale del palazzo di giustizia del capoluogo marsicano, il convegno “Il giusto processo sportivo”. L’evento è stato organizzato dall’associazione italiana giovani avvocati (Aiga), sezione di Avezzano, in collaborazione con la camera penale e il consiglio dell’Ordine avezzanese degli avvocati. Il convegno, valido ai fini della formazione forense per i legali che vi hanno partecipato, è stato accreditato dal locale consiglio dell’Ordine. Erano presenti numerosi legali del foro marsicano e, in particolare: il sindaco del Comune di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio; il neoeletto presidente del consiglio dell’Ordine, Franco Colucci; per l’Aiga, il presidente Luca Sanità e il direttivo dell’associazione; l’avvocato Paco D’Onofrio e il professore Piero Sandulli (che hanno relazionato sull’interessante tema). Gli illustri esperti in materia – relatori del convegno – hanno infiammato il dibattito, illuminando la gremita aula 1, argomentando sapientemente sul diritto e sul processo sportivo. In particolare: sull’illecito sportivo, da calciopoli al calcioscommesse (l’avvocato Paco D’Onofrio); sul rapporto e sui confini tra la giustizia sportiva e la giurisdizione statale (il professore Piero Sandulli). Entusiasta il sindaco Giovanni Di Pangrazio: “Voglio anzitutto ringraziare l’Aiga, il consiglio dell’Ordine uscente e quello appena neoeletto che hanno portato avanti, in questi ultimi anni, strenue battaglie per tutelare il nostro tribunale contro i tagli imposti dal provvedimento di riordino della giustizia, un provvedimento che ha riformato la geografia giudiziaria. Salvaguardare, quindi, il nostro presidio giudiziario, su cui incombe la minacciosa scure dei tagli e l’ingombrante ombra della chiusura, che avrebbe gravi ricadute per i cittadini della Marsica e per l’economia di Avezzano. Ringrazio anche le prestigiose personalità intervenute, ricordando l’importanza di questi eventi culturali poiché trattano alcune tematiche molto interessanti e dalla grande rilevanza sociale”. Antonio Salvi