Avezzano. Il candidato sindaco Antonio Del Boccio è certo che la cultura è uno dei motori della crescita della città. Per questo è pronto con la sua squadra a impegnarsi in prima persona per fare in modo che ci sia un vero e proprio riscatto del settore. “La cultura spesso nell’immaginario collettivo viene percepita come un “lusso” che un’amministrazione comunale non si può permettere, ma deve dare spazio ad altre priorità”, ha commentato Del Boccio, “questo ha fatto in modo che in molti contesti pubblici i tagli più ingenti si siano abbattuti su istruzione e cultura, legittimando l’idea che le risorse da investire in tali ambiti venissero di fatto sottratte. Il progetto del mio gruppo invece vuole sottolineare la rilevanza strategica di istruzione e cultura, quali “motori” della crescita e di un progresso non solo economico, ma anche e soprattutto sociale ed aggregativo.
Uno dei pilastri della cultura Avezzanese e Marsicana è il Teatro dei Marsi. Il teatro, si esprime attraverso materiale umano, ovvero con l’uomo, ed è la forma più efficace, immediata e comunicativa tra le arti. Brecht ha detto che “il teatro non può cambiare il mondo, ma può cambiare gli spettatori e questi, se lo vogliono, possono cambiare il mondo”.
La prima funzione del teatro è quella sociale. Bisogna attuare una politica radicata nel territorio, ripartire dalle realtà locali attraversi i professionisti del settore. La funzione del teatro dei Marsi non può ridursi esclusivamente alla messa in essere di una stagione teatrale, che se comunque importante, si riduce all’utilizzo della struttura in un periodo di tempo limitato nell’arco di anno. Il teatro deve essere la casa dei marsicani, una casa che deve ospitare una varietà di laboratori formativi (teatro, musica, arti figurative, maestranze, tecnici, luci e suoni ecc.) aperto a tutti coloro vogliano fruire della formazione performativa e culturale.
Il teatro deve stabilire, oltre alla collaborazione con i vari teatri italiani, anche una connessione con le università e le istituzioni scolastiche tutte, vicine al nostro territorio, in modo da contribuire allo sviluppo culturale del territorio marsicano: dare, in questo modo, l’opportunità ai giovani, di poter arricchire il loro bagaglio culturale restando nel territorio. Riguardo la stagione teatrale, questa andrebbe condivisa con produzioni del settore in una forma di compartecipazione. A tale proposito andrebbe rivista anche la funzione del direttore artistico o coordinatore che, pur essendo un riferimento, deve comunque essere supportato da un gruppo di lavoro di professionisti del settore con il quale deve confrontarsi per coordinare le attività da svolgere (stagione, laboratori ecc.); l’incarico dovrebbe essere annuale e democraticamente rinnovato in accordo con il sindaco, la giunta e soprattutto con il gruppo di lavoro coinvolto.
L’amministrazione comunale dovrebbe individuare un profilo professionale al suo interno, che senza ulteriori aggravi di spese per le casse comunali, affianchi l’assessore alla cultura e si occupi di organizzare e promuovere eventi culturali e dello spettacolo. Insieme ad una consulta delle associazioni cittadine che si occupano di cultura nel senso più ampio del termine, il manager responsabile della cultura dovrebbe ideare, progettare e gestire gli eventi culturali seguendo delle linee guida specifiche: ideazione dell’evento e pianificazione strategica del medesimo, progettazione dell’evento e reperimento dei fondi necessari, anche attraverso sponsor privati, elaborazione e monitoraggio del piano di marketing per la promozione dell’evento.
La promozione della cultura e degli eventi relativi rende una comunità viva, in cui i cittadini si incontrano piacevolmente, condividendo passioni comuni ed ampliando le proprie prospettive”.