Pereto. “Ovunque per chiunque” è il motto scelto per i 160 anni della Croce Rossa Italiana, ma è anche lo spirito che ieri ha mosso centinaia di volontari da tutta Italia a prendere parte alla giornata di formazione “Soccorso inclusivo e supporto sociale di personale con disabilità in emergenza”.
L’iniziativa, organizzata dai comitati di Croce Rossa Italiana della Lombardia, dell’Abruzzo e del Lazio, e sostenuta dalla Croce Rossa Italiana comitato di Carsoli e dal corpo nazionale dei vigili del fuoco, ha visto la partecipazione di referenti di Cri, Protezione civile e associazioni pronti a studiare insieme un protocollo unico da utilizzare durante le emergenze quando ci si trova davanti a persone con disabilità. Ad aprire i lavori, coordinati dalla giornalista Eleonora Berardinetti, nella sala polifunzionale ex chiesa Sant’Antonio di Pereto, i sindaci Giacinto Sciò (Pereto) e Velia Nazzarro (Carsoli) che hanno ricordato l’importanza della presenza del comitato Cri nel territorio della Piana del Cavaliere.
Si è entrati poi nel vivo del progetto, coordinato da Tatiana Amato, assistente sociale – educatrice professionale – pedagogista della marginalità e disabilità e dottore in psicologia clinica, membro della Cri di Milano, e studiato in collaborazione con Stefano Zanut già funzionario del comando dei vigili del fuoco di Pordenone. Sono intervenuti Gabriele Perfetti, delegato nazionale formazione Cri, Luciano Camerlengo, presidente del comitato Cri Carsoli, Maximilian Busnelli, delegato Cri emergenza Regione Lombardia e Sergio Rosati, referente tecnico nazionale unità Cri psicosociale. Per la parte invece dedicata ai vigili del fuoco, che hanno supportato non solo la stesura del progetto ma anche la realizzazione di alcune scene di emergenza nel centro di Pereto per permettere a tutti i volontari di mettere in pratica quanto appreso, ha portato il suo contributo Mirko Esposito, referente dei vigili del fuoco di Milano. Le squadre provenienti da Milano, insieme a quelle dell’Aquila e ai volontari di Carsoli si sono adoperate per poter garantire l’esercitazione a tutti i presenti. A parlare poi ai volontari e alle associazioni durante la mattinata di come affrontare le situazioni di emergenze se ci si trova davanti a una persona con disabilità fisica o psicologica sono stati Zanut e Antonella Costantino, neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza Uonpia al Policlinico di Milano. Prima dell’esercitazione hanno portato la propria testimonianza i referenti delle associazioni di sordi e di ragazzi con sindrome di autismo che poi hanno preso parte alle simulazioni pomeridiane di soccorso inclusivo.