Avezzano. La prova del nove è stato il consiglio comunale. Il sindaco Gabriele De Angelis non ha i numeri per governare fin quando non riuscirà a trovare un equilibrio legato alla rappresentatività tra consiglio e giunta. Una delle ipotesi di cui si parla è l’azzeramento della giunta e una composizione ex novo. L’esecutivo composto a seguito della sentenza dell’anatra zoppa è stato forse varato troppo frettolosamente e, a quanto pare, non ha tenuto conto dei delicati equilibri politici e amministrativi. Ma De Angelis, di fatto, ha ancora la maggioranza, conquistata con l’entrata in giunta di Udc e Lega. Una maggioranza che però va amministrata con attenzione.
Il gruppo dei civici chiede due assessori. De Angelis però, per mantenere i numeri, non può, d’altro canto, deludere le richieste dei nuovi componenti di maggioranza, dei nuovi alleati: Udc e Lega che contano due assessori, tra cui il vicesindaco Lino Cipolloni, e l’assessore Leonardo Casciere. Di conseguenza a rischiare il posto in giunta sarebbero l’assessore Crescenzo Presutti e la contestatissima Chiara Colucci. Qualcuno parla anche dell’assessore Felicia Mazzocchi, ma si tratta di una ipotesi meno probabile.
Intanto l’opposizione chiede stabilità parlando di città paralizzata. “Il risultato di blocco della politica e dell’amministrazione con De Angelis che e’ andato in vacanza”, afferma il consigliere di minoranza ed ex sindaco Gianni Di Pangrazio, “ha causato la mancanza della maggioranza. Penso che la città e la Marsica non possano permettersi questa impasse e che governare un comune cosi’ importante amministrativa non e’ come dirigere un’azienda. Il comune di Avezzano aveva appena risolto il problema della cosiddetta anatra zoppa decretata dai giudici amministrativi, con il passaggio in maggioranza del consiglieri di Udc e Lega. “Bisogna pensare ai cittadini e ai servizi da assicurare al territorio e non a se stessi”, spiega ancora Di Pangrazio, “è in atto un vergognoso valzer di poltrone, abbiamo da subito detto come coalizione che eravamo pronti a discutere dei problemi della città, come ad esempio ospedale, tribunale e lavoro. Abbiamo vinto dopo due giudizi amministrativi che hanno decretato la vittoria della coalizione, il sindaco ha preferito, anziché discutere con il nostro gruppo, avviare una vergognosa campagna acquisti che non ha pagato e non paga. Ed oggi”, conclude l’ex sindaco, “si ritrova, stavolta per incapacità politica, senza una maggioranza”.