Tagliacozzo. L’Abruzzo è noto da sempre per i suoi prodotti caratteristici. In particolare, per la varietà dei vigneti presenti. Quest’anno, però, il duro periodo del lockdown ha influenzato molto le aziende vinicole. Come è stata, quindi, la ripartenza nello specifico settore del commercio dei vino? Quanto ha influito il periodo di chiusura? Ne abbiamo parlato con Andrea Grossi, titolare dell’azienda Tenuta Grossi ad Ortona. Dal 2012, il giovane, originario di Tagliacozzo, ha intrapreso questo viaggio nel mondo enologico dell’Abruzzo, con un laboratorio produttivo integrato nel territorio per preservare tutte le secolari tradizioni dei vecchi contadini. In generale, l’azienda produce circa 40mila bottiglie l’anno, distribuite nei canali nazionali e internazionali. Ogni anno si registra una crescita del del 20% circa, ma vediamo con il Covid se e come è cambiata la situazione.
Cominciamo con una domanda sulla ripresa del mercato dei vini: come è ripartito il lavoro per la tua cantina? Con l’aggravarsi della situazione Coronavirus, le aziende vinicole e i business che ruotano intorno alla loro produzione hanno subito un duro colpo. Come altre aziende, anche noi proseguiamo con il processo di produzione delle annate 2020, riservandoci quell’ottimismo che ha sempre contraddistinto gli abruzzesi. La ripresa nel mese di giugno è stata veloce e molto concreta, siamo soddisfatti delle nostre vendite e di come i commercianti si stanno rapportando con noi e con le loro attività.
In relazione al lavoro di questi mesi, quanto ha influito la chiusura dei ristoranti nella fase 1 nel commercio dei tuoi vini? Il mercato del vino abbraccia diversi settori, dal produttivo al commerciale, fino al mondo della ristorazione e del turismo. A questo proposito, è ben chiaro che avere avuto i settori principali completamente chiusi il mercato ha subito crolli mai registrati prima. Vedere migliaia di bottiglie pronte per la nuova distribuzione ferme in cantina ci ha completamente destabilizzati. C’è stata comunque una richiesta dei privati tramite acquisti online? O comunque come hai avuto modo di organizzarti durante la fase 1? Si, certo. Dopo circa 15gg di fermo totale, abbiamo avviato il servizio di vendita Online ottenendo buoni risultati. Molti privati hanno risposto positivamente a questa nostra nuova formula, dandoci grandi soddisfazioni. Sono convinto, essendo stato molto pessimista in passato, che l’acquisto del vino online porterà alla creazione di nuove opportunità per i business che vogliono scommettere in questo mercato e investire nella ripresa economica. Proprio in questi giorni con il nostro gruppo “socialmedia” stiamo creando una nuova rete di vendita esclusiva per il mondo digitale.
Quali sono i progetti per la ripartenza in questo momento storico? Da circa un mese stiamo lavorando ad un uovo progetto che vede come protagonista il mondo digitale. Un idea nuova con servizi esclusivi in grado di legare i prodotti Abruzzesi al mondo. Tutto partirà da un sito web e un App associata, la quale si occuperà di avere contatti diretti tra produttori, importatori e consumatori. L’obiettivo è quello di ampliare la rete vendita mantenendo la qualità e la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. Nuovi vini per questa stagione? Oltre la nostra linea classica “Vitium” con i suoi prodotti autoctoni Abruzzesi (Pecorino, Passerina, Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Cococciola d’Abruzzo) abbiamo inserito alla linea “Scèlebro” Montepulciano d’Abruzzo Riserva, un Trebbiano in purezza 14 Vol. con un leggero passaggio in botte. Altro prodotto con una qualità indiscussa è il “Laude” pecorino spumante brut. Per l’anno 2021 sono in produzione due vini Naturali, vista la grande attenzione in questo periodo, ma al momento preferisco tenere segreti metodi di produzioni ed eventuali affinamenti.