Avezzano. “Dopo oltre 70 anni di onorata carriera e il susseguirsi di generazioni (i nostri nonni: Lancia Michele, Giuseppina Petrella; i nostri genitori: Vincenzino e Nunziatina e infine noi), il negozio di alimentari Lancia Fabiola e Mara, abbassa le saracinesche e mette parola fine a questa lunghissima esperienza lavorativa”.
Inizia così il messaggio scritto su un cartello rosso, nella vetrina di uno dei negozi di alimentari più antico della città di Avezzano, nella zona nord. A due passi da una scuola, a pochi in più da una parrocchia.
Un negozio che ha scritto alcune delle pagine della storia del commercio di quello che i politici amano tanto chiamare con il nome del “Capoluogo” della Marsica. Ma evidentemente questa indicazione non è bastata per portare avanti un’attività che oggi si presenta con le saracinesche abbassate. Chiusa: “Game over”.
“Molti si chiederanno il perché”, continua il cartello lasciato per i clienti, accompagnato dalla scritta su una lavagna esposta nell’altra vetrina “Game omer”, “il motivo è semplice, siamo stanche di lottare contro i mulini a vento, la crisi incombe, fra tasse e balzelli non riusciamo più a districarci, tutto aumenta, la concorrenza è sempre più agguerrita, gli stili di vita sono cambiati, le bollette ultimamente sono ingestibili ed ecco qua che vengono meno le condizioni e soprattutto l’entusiasmo per continuare a tenere aperto questo negozio che ha visto crescere intere generazioni, che è sempre stato un punto di riferimento per tutti. E non lo diciamo noi ma le tante persone che ci conoscono”.
E ancora: “Non è stata una decisione a cuor leggero, perché a parte l’aspetto lavorativo, qui parliamo di un qualcosa che è legato, ai nostri ricordi più cari, il nostro non era un semplice negozio ma è stato e sempre sarà la “nostra casa”, infatti per queste realtà a conduzione famigliare, il negozio è il luogo dove tutti i componenti della famiglia lavorano gomito a gomito, dalla mattina alla sera con dedizione e sacrifici per il bene comune. Quindi capirete che la nostra è stata una decisione, sofferta, ponderata, coraggiosa… Ma inevitabile anche perché la vita che tutto ha un inizio e poi una fine. E per noi, per il nostro negozio quel momento è arrivato, abbiamo tenuto duro peer tanto tempo, abbiamo sperato fino all’ultimo ma non c’è stato niente da fare, siamo state costrette ad arrenderci”.
Alla fine le due commercianti hanno ringraziato i fornitori, i colleghi e i clienti che le hanno accompagnate nei lunghi anni di attività: “Siete stati i nostri compagni di attività”.
Concludono: “Ci scusiamo con tutti se abbiamo commesso qualche errore o per qualche momento di nervosismo che può esserci stato ma sappiate che abbiamo cercato di fare il meglio che potevamo. Pe ultimo non possiamo non menzionare e abbracciare virtualmente quei clienti che nonostante la crisi, le sirene ammaliatrici dei grandi supermercati e discount vari, i problemi e gli anni ci sono rimasti fedeli e ci hanno rispettato fino alla fine. Si dice che quando si chiude una porta si apre un portone. In questo caso potremmo dire che quando si chiude una serranda e si apre un cancello, inteso come un augurio per nuove e stimolanti esperienze. Grazie ancora a tutti e buone feste a tutti noi”.
E poi alla fine quell’ultima scritta: “Un pensiero speciale a mamma e papà”.