Trasacco. C’è ancora aria di burrasca nell’amministrazione comunale di Trasacco. I consiglieri Gino Fosca e Roberto Salvi puntano il dito contro il sindaco di Trasacco Mario Quaglieri per aver strumentalizzato il gonfalone. Da quanto afferma il consigliere Salvi “il Sindaco Quaglieri dopo un prolungato ed ingiustificato silenzio, ormai protrattosi nel tempo, ignorando quanto stabilito dall’art. 18 dello Statuto comunale, non convoca il consiglio comunale ormai richiesto a gran voce dai Consiglieri Fosca e Salvi che possa far comprendere ai cittadini di Trasacco, le vere ragioni delle loro dimissioni. “Il Sindaco”, afferma Salvi, “evita un incontro pubblico, ritenendolo forse scomodo e non voglio pensare che stia attendendo il momento propizio di una mia breve assenza per creare l’ennesimo motivo che gli permetta di rimandare ancora. Ribadisco”, continua Salvi, “che il mio compito, ovvero quello affidatomi, è di contribuire affinché ogni atto redatto dalla Giunta Comunale e/o dal Consiglio comunale sia trasparente e posto a conoscenza dei trasaccani. A tal proposito, inizierò a richiedere copia di tutte le deliberazioni finora approvate, chissà perché, in mia assenza. Molti concittadini hanno riposto in me la speranza di essere tutelati ed e’ questa la mia forza e la mia motivazione nel contrastare qualsiasi metodo di gestione della cosa pubblica a modi di podestà con l’arroganza di chi vuole, come noto a tutti, amministrare con i voti altrui. Pertanto, continuo a stupirmi del fatto che il Sindaco cerchi di attirare simpatie attraverso la pubblicazione di fotografie che lo ritraggono insieme al Vice Sindaco, nella sede municipale, in atteggiamenti che ridicolizzano il gonfalone del Comune di Trasacco, trasformato così in un semplice strumento da poter usare come sfondo di discutibili iniziative personali nel disperato intento di confondere i cittadini trasaccani. Avrebbero potuto indossare le loro casacche lontano dalla sede istituzionale, magari in un torneo di calcio a cinque, con il consigliere Tullio Rosa a riserva”. L’ex assessore Salvi conclude dicendo: “caro Sindaco, vista la tua determinazione di voler continuare ad amministrare con i voti altrui e considerando la sicurezza che ostenti non sottrarti al confronto pubblico o se proprio vuoi evitarlo per scongiurare imbarazzi torniamo al voto in modo da poter fare gli interessi di molti e non di pochi”.