Avezzano. Inoltrate al Procuratore della Repubblica di Avezzano 22 proposte di misure sul codice antimafia nei confronti di marsicani. La richiesta è arrivata in relazione ad una attualità e gravità della pericolosità sociale degli stessi, per l’applicazione della misura di prevenzione al questore della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Sono state invece 150 le proposte per l’applicazione della misura di prevenzione dell’Avviso Orale di P.S. (20 nel solo mese di dicembre). Sempre al Questore di L’Aquila 96 proposte (24 nel solo mese di dicembre) per il “foglio di via obbligatorio” ad altrettanti soggetti che, in tal modo, non potranno più far ritorno in determinati comuni (tra cui Luco dei Marsi, Avezzano, Trasacco, Ovindoli e Celano) per tre anni. A riguardo, nell’ambito del territorio della Compagnia di Avezzano sono circa 200 gli “avvisati orali” e oltre 30 i “sorvegliati speciali di P.S.”. Fra i destinatari delle suddette misure di prevenzione si annoverano numerosi cittadini stranieri che hanno commesso reati e diversi appartenenti alla locale comunità “rom”. Il “sistema” delle misure di prevenzione si sta adottando anche per contrastare l’immigrazione clandestina e tutte le fenomenologie criminali ad esse correlate tanto che l’avviso orale, su proposta dell’Arma, è stato già emesso nei confronti di circa un centinaio di cittadini extracomunitari di origine marocchina, tutti dimoranti nei comuni del bacino del “Fucino” ivi compreso Luco dei Marsi, in gran parte con pregiudizi per reati inerenti gli stupefacenti. Sempre nell’ambito dell’attività volta a “limitare” i movimenti di soggetti di interesse operativo si evidenzia quanto previsto dal “Testo Unico” della normativa antidroga laddove il Questore può imporre delle prescrizioni ad assuntori di sostanze stupefacenti che risultano già definitivamente condannati.
Tale provvedimento prevede, fra l’altro, l’obbligo di permanere nella propria abitazione in determinate ore serali e notturne, il divieto di allontanarsi dal comune di residenza, il divieto di frequentare locali pubblici, ecc.
In tal senso, sempre la Compagnia di Avezzano, dall’inizio del 2012, ha avanzato al Questore di L’Aquila 8 proposte nei confronti di altrettanti soggetti.
I Carabinieri di questo Comando Provinciale, nell’ambito di una mirata attività info-investigativa finalizzata a garantire idonee condizioni di “ordine e sicurezza pubblica”, stanno procedendo – sistematicamente – alla proposta di adeguate misure di prevenzione personali, tutte espressamente previste dal c.d. “Codice Antimafia” che ha ulteriormente disciplinato la materia.
Le misure di prevenzione personali (“Foglio di via obbligatorio”, “Avviso Orale” e “Sorveglianza Speciale di P.S.” -con o senza obbligo di soggiorno nel comune di residenza) da più parti vengono definiti come specifici “strumenti di difesa sociale” anche per quanto concerne, quindi, la prevenzione dei reati.
Per tali motivi, i destinatari di dette misure sono tutti quei soggetti che, in relazione a ben determinate situazioni comportamentali, sono ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica e, pertanto, nei loro confronti vengono adottati provvedimenti che, così come si dirà in seguito, per alcuni aspetti sono anche limitativi della libertà personale.
Prima di entrare nel merito dell’attività svolta, in tal senso, dai Carabinieri, brevemente, di seguito, si illustreranno le “caratteristiche” delle misure di prevenzione personali.
In primo luogo la legislazione vigente annovera il “foglio di via obbligatorio” che viene applicato, dal Questore, per impedire a determinati soggetti, sulla scorta di determinate situazioni fattuali e in relazione alla personalità degli interessati, di poter ritornare in un determinato comune per un periodo di tempo limitato, di solito tre anni.
Abbiamo, poi, l’”avviso orale” che consiste nell’intimazione del Questore, ai soggetti individuati in base a specifici elementi fattuali, di cambiare la loro condotta antigiuridica.
La misura di prevenzione personale più grave e che produce effetti anche riguardo alla limitazione della libertà personale, è la sorveglianza speciale di P.S.” che può essere integrata anche con l’obbligo di dimora nel comune di residenza. La stessa, applicata dalla dedicata Sezione del Tribunale del capoluogo di provincia, comporta, per i destinatari, alcune prescrizioni e, come detto, alcune limitazioni quali:
La revoca della patente di guida l’impossibilità di ricoprire cariche pubbliche, limitazioni in tema di elettorato, l’obbligo di non associarsi con altri pregiudicati, la permanenza presso la propria abitazione in determinate ore serali e notturne, il divieto di allontanarsi (laddove espressamente prescritto, se è imposto l’obbligo di soggiorno) dal comune di residenza, la presentazione presso un ufficio locale di P.S.. La violazione di una delle prescrizioni sopra citate determina, fra l’altro, l’arresto per il trasgressore. Nel contesto finalizzato alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, le misure di prevenzione assumano una particolare rilevanza e, per tali motivi massimo è l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nello specifico settore.