Tagliacozzo. Sono arrivati dell’Australia, dal Sudafrica, dal Paraguay, ma anche dal Canada, Argentina, Brasile, Lussemburgo, Uruguay, Cuba, Venezuela e così via, da tante nazioni del mondo. Sono tutti abruzzesi doc che vivono all’estero ma che hanno mantenuto il loro legame affettivo e non solo con la loro terra. Rappresentano, ognuno di loro, migliaia di abruzzesi che fanno parte di associazioni, club e gruppi in cui vengono valorizzate i valori delle loro origini. Sono i componenti dell’assemblea plenaria del Cram, Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo e sono arrivati da tutta la terra in rappresentanza di chi crede ancora a un futuro della cultura che li caratterizza. A Tagliacozzo si sono incontrati, al Teatro Talia, per una due giorni che permetterà alla città di mettere in vetrina le sue bellezze architettoniche e storiche e di fare in modo che gli abruzzesi da anni all’estero possano apprezzare la Marsica e sponsorizzarla. I delegati nominati in rappresentanza delle comunità all’estero hanno affrontato le questioni dell’emigrazione. Il programma della giornata di oggi prevede diversi punti all’ordine del giorno, tra cui la votazione per la nuova Associazione abruzzese in Bolivia.
Era presente l’assessore regionale Donato Di Matteo, con delega all’Emigrazione, che ha sottolineato l’importanza del ruolo del Cram che deve essere “protagonista delle politiche dell’emigrazione”. “Se avrà questo ruolo”, ha dichiarato, “tutto ciò che riguarda questo contesto va costruito insieme al Cram, altrimenti il Cram non ha più motivo di esistere. O si investe su questo settore”, ha chiarito, “oppure si lascia ad altri questo importante ruolo. Bisogna elaborare nei prossimi mesi una serie di progetti e a quel punto saranno valutate le rispondenze”.
Il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, componente dell’assemblea, che ha premuto affinché l’incontro si tenesse in Abruzzo, piuttosto che all’estero, e in particolare nella Marsica, ha affermato che “questa regione comprende un gran numero di emigrati nella prima metà del secolo scorso. Tra loro ci sono persone che con grandi sacrifici sono riuscite a integrarsi nelle nuove realtà di tutto il mondo con spirito di sacrificio, ma anche con grande intraprendenza, raggiungendo importanti traguardi sociali. In queste giornate i loro rappresentanti potranno conoscere meglio la loro terra di origine e riportare osservazioni e progetti per l’Abruzzo”.
Immancabile la presenza del senatore Antonio Razzi, emigrante abruzzese eletto nelle circoscrizioni estere e impegnato da sempre nel settore che riguarda gli emigranti italiani, e immancabile la richiesta di selfie con lui da parte dei più giovani e non solo. Il senatore, popolare anche per le imitazioni di Crozza, ha sostenuto di parlare il dialetto in tv “in modo tale che nessuno dimentichi che ci stemo pure nu’. Ci tengo alle nostre radici e non mi vergogno mai di essere abruzzese”.
Nel pomeriggio gli ospiti del Cram sono stati accompagnati dai ragazzi dell’Istituto tecnico per il Turismo Andrea Argoli, coordinati dalla docente Enza D’Angelo, tra i vicoli e le piazze di Tagliacozzo. La due giorni è stata curata dalla Dmc Marsica Scarl in collaborazione con Mac di Massimo Colangelo-Corfinio. La giornata, carica di impegni per l’intero consiglio del Cram composto da una quarantina di rappresentanti, si è conclusa con un concerto della storia corale Venturini che ha rapito l’attenzione dei presenti, alcuni anche commossi nel rivedere le scene dell’Abruzzo di un tempo. Dopo la giornata di lavoro e di approvazione dei punti all’ordine del giorno, stasera alle 21, sempre al Talia, è previsto poi il concerto della Giovane orchestra d’Abruzzo. Apprezzata la gigantografia del conosciuto scatto di Antonio Cervellini “L’Abruzzo risorge”.