Avezzano. E’ stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione per bancarotta documentale. La pena è stata inflitta con rito abbreviato nei confronti di Vincenzo Angeloni, ex presidente del consiglio di amministrazione dell’Avezzano calcio. Il dirigente della squadra era rimasto coinvolto in un’inchiesta che risale a 14 anni fa e riguardante il fallimento della società che, all’epoca dei fatti, 1998-1999, militava nel campionato nazionale di serie C2. La squadra non fu iscritta al campionato di C2 perché non fu presentata la fideiussione alla Lega Calcio. Proprio in quella fase ci fu l’acquisto da parte dell’ ex patron del Perugia, Luciano Gaucci, e la consecutiva vendita a un gruppo di imprenditori milanesi. Si cercò a quel punto di salare la squadra riducendo l’ammontare dei contratti ai giocatori e passando da circa tre miliardi a 800 milioni di lire. In tentativo non andò a buon fine. La squadra non riuscì a ottenere neanche la disponibilità dello “Stadio dei Marsi” e quindi non fu iscritta nemmeno al campionato interregionale. Angeloni era assistito dall’avvocato Antonio Milo.