Avezzano. “Come tutti si aspettavano, tranne i protagonisti, l’assemblea dei soci del 3 luglio riguardante l’uscita dallo stato di liquidazione dei Centri di ricerca regionali e il conseguente primo atto per la costituzione dell’ormai utopistico Centro Unico per la ricerca non si è tenuta”. Questa la posizione dei dipendenti Crab alla luce degli ultimi eventi che hanno riguardato il centro di ricerca. “A questo punto non crediamo più che i motivi che fanno rimandare gli impegni presi formalmente dalla Regione siano imputabili alle circostanze dei vari momenti in cui bisognava prendere le decisioni, bensì all’incapacità dei commissari liquidatori e soprattutto all’inadeguatezza dell’Assessore all’Agricoltura Dino Pepe”, hanno continuato, “ricordiamo i risultati della gestione D’Alfonso caratterizzata dalla mancanza di volontà nel promuovere la ricerca in Abruzzo: oltre a 12 mensilità arretrate i Centri di Ricerca gravano in stato di liquidazione da tre anni con la preoccupante e distruttiva assenza di prospettive. Il tutto con buona pace delle organizzazioni sindacali”.