Avezzano. Dipendenti del Crab sul piede di guerra: ora vogliamo delle risposte certe. Due ore di sciopero per attirare l’attenzione di tutta la città e la Regione sul Centro di ricerca in liquidazione e con poche prospettive per il futuro. Dopo l’incontro dei giorni scorsi in città attendono il vertice a Pescara al quale, però, non prenderanno parte direttamente. L’incontro, infatti, prevede la partecipazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, dei sindacati regionali e i dirigenti dei vari servizi. Ma non dei tecnici come auspicato più volte dai ricercatori del Crab. Ieri mattina alle 11 i dipendenti hanno deciso di far sentire simbolicamente la loro voce a tutta la città. Con cartelli e striscioni sono saliti sul tetto della struttura di via Sandro Pertini urlando tutto il loro sdegno contro le istituzioni che non gli danno delle risposte certe. Un gesto estremo che ha attirato curiosi della zona industriale della città e le forze dell’Ordine arrivate per controllare la situazione. “Stiamo da giorni in stato di agitazione”, ha commentato Pierangela De Berardis, “protestiamo sia per gli stipendi arretrati, sia per la legge strutturale che da 10 anni ci promettono di varare ma che ancora non vediamo. Lo scorso anno la Regione ci ha versato 125mila euro”, ha continuato la ricercatrice, “tutti gli altri soldi, più di un milione di euro, l’abbiamo trovato noi con i progetti di ricerca e le commesse private. Purtroppo abbiamo dei buchi da colmare, ma da soli non riusciamo a fare tutto”.