Avezzano. I consiglieri provinciali, Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi, sono intervenuti di nuovo sulla vicenda del Crab appesa a un filo. “Le sorti del Crab sembrano molto tristi”, hanno commentato i consiglieri, “a ottobre scorso dicemmo che tutti i nodi erano giunti al pettine e, ad oggi, non c’è nulla che alimenti speranze. È utile ribadire che la provincia non ha partecipato alla decisione scellerata che ha decretato la messa in liquidazione. Nello stato di “liquidazione” l’attività è davvero difficile e ancor più partecipare a bandi che porterebbero linfa al Crab. Nulla all’orizzonte della sperata legge regionale che pure era stata abbozzata unanimemente in Consiglio Provinciale tre anni fa. La provincia, non ha condiviso la messa in liquidazione e tantomeno la nomina di ben 4 liquidatori con i relativi compensi. Peraltro, a due anni dalla nomina dei liquidatori zero risultati. Per giunta i liquidatori non hanno instaurato con i revisori un clima costruttivo, come auspicabile, anche in considerazione che si maneggia denaro pubblico. Se nel bilancio regionale non c’è traccia della Ricerca e lo scopo delle nomine non è compensazione elettorale, non si comprende qual è il beneficio per i cittadini e per i dipendenti. Ripetiamo che senza soldi non c’è nessuna magia che faccia guarire l’agonia del Crab e della ricerca regionale. A cosa sono serviti incontri e passerelle? a novembre a palazzo Torlonia il Presidente D’Alfonso disse ai dipendenti, che gioirono, di pretendere dai commissari entro dieci giorni una relazione che illustrasse l’andamento della liquidazione in modo da porre subito rimedio e risanare lo stato del centro di ricerca. Ma di giorni ne sono passati non 10 ma 150 !! Ci risparmiamo di rifare la litania delle perdite gravissime di questo territorio, ma non se ne può più davvero. Consiglieri regionali marsicani fatevi sentire ! E pure il Presidente della Provincia faccia sentire la sua voce e pretenda chiarezza per il bene dell’agricoltura, per il bene del personale che è altamente specializzato, ma ora più che altro è demoralizzato, e per bene del territorio marsicano e regionale tutto che può usufruire di servizi preziosi senza rivolgersi altrove. Che il Crab non sia l’ennesimo esempio di cecità regionale”.