Avezzano. “La decisione del Ministro dell’Istruzione di escludere aprioristicamente uno slittamento del rientro a scuola o, in alternativa, alcune settimane di didattica a distanza è inaccettabile”. È questa la dura posizione di Salvatore Braghini, ufficio legale della Cisl Scuola, che sottolinea come “invece che stabilire preclusioni, il Ministero dovrebbe ascoltare il parere del Comitato Tecnico Scientifico e i Governatori delle regioni, dando ampia facoltà a quest’ultimi di assumere iniziative in ragione delle specificità dei singoli territori, la cui situazione dev’essere rappresentata dai sindaci”.
“Ad Avezzano la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti”, ammette Braghini, “escalation dei contagi, anche tra i sanitari, farmacie prese d’assalto per i tamponi, pronto soccorso, già in sofferenza, non in grado di gestire l’emergenza in atto. Si consideri che nella città si riversano studenti da tutta la Marsica, con un’alta concentrazione di utenti che fruiscono dei mezzi di trasporto. La situazione potrebbe diventare esplosiva, dunque, specie nelle scuole superiori”.
“Almeno 3 settimane di Dad”, consiglia, “consentirebbero, invece, di deflazionare la congestione del momento. Tanto più che tra contagiati e quarantene le classi sarebbero comunque dimezzate, con gravi ripercussioni per la didattica e compromissione delle procedure valutative di fine quadrimestre. Non è possibile selezionare gli alunni in base al contagio avuto e alle vaccinazioni eseguite, non può la scuola violare fino a questo punto dati sensibili protetti dalla privacy quando l’alternativa c’è: la didattica a distanza appunto, peraltro ormai ampiamente collaudata. Mi appello al governatore della regione Abruzzo e ai sindaci”, conclude Braghini, “intervenite con coraggio per adottare misure urgenti e drastiche che consentano un rientro in sicurezza. La tutela della salute resta il bene primario”.