Avezzano. Amfi International ha inviato una nota alla stampa per chiarire quanto sta accadendo ad Avezzano tra i giovani arrivati per seguire un programma Erasmus. Il comunicato stampa, come precisa l’organizzazione, “nasce dalla doverosa necessità di fornire delle precisazioni sullenotizie circolate finora riguardo ai ragazzi Erasmus presenti ad Avezzano, che sono in parte imprecise e fuorvianti”.
Innanzitutto è fondamentale spiegare che il programma Erasmus+ comprende svariate azioni. L’azione di cui ci occupiamo da oltre 10 anni non riguarda la formazione universitaria bensì la possibilità di svolgere stage formativi non retribuiti all’interno di aziende del territorio al fine di accrescere le competenze professionali e personali dei giovani partecipanti.
“Questo scambio è da anni, per il territorio marsicano, una fonte di arricchimento sia culturale che economico. Molti di essi, inoltre, provengono da famiglie svantaggiate e, grazie al supporto dei fondi europei per la formazione, ricevono un’opportunità importante di svolgere progetti di crescita professionale fondamentali per il proprio futuro”, scrive nella nota AMFI International, “Questo li rende perfettamente coscienti dell’importanza di questa esperienza, delle regole del programma e di ciò che comporta violarle, dovendo di fatto superare un attento screening per accedere a questi fondi”.
“Fatta questa dovuta precisazione”, va avanti il comunicato, “si sottolinea altresì che gli studenti non sono ad Avezzano da diversi mesi, come molte testate giornalistiche hanno erroneamente riportato. I ragazzi sono arrivati ad Avezzano a partire dallo scorso 19 marzo, sottoponendosi a tampone molecolare nelle 48 ore precedenti il loro arrivo, tampone risultato ovviamente negativo. Alcuni di loro, dovendo accedere a tirocini “sensibili” nell’ambito sanitario, si sono altresì sottoposti ad una settimana di quarantena volontaria al termine della quale è stato fatto ripetere il tampone molecolare a pagamento, risultato anch’esso negativo. Nei weekend successivi al loro arrivo, quindi il 27 marzo e poi il 1 aprile, abbiamo inoltre provveduto a farli partecipare a ben due screening di massa organizzati sia dal Comune di Avezzano che da quello di Celano, risultando tutti negativi fino a tale giorno. Pertanto ogni partecipante, nell’arco di soli 20 giorni, è stato sottoposto a monitoraggio attento e consapevole da parte della nostra Agenzia, la quale ha agito fin dal primo momento nel completo e pieno rispetto del protocollo di sicurezza per il contrasto alla diffusione del Covid”.
Ci siamo assicurati di seguire alla lettera tuttele procedure dettate dal governoe dalle disposizioni europee in materia di mobilità dai paesi UE. Affermiamo quindi con certezza che il contagio è avvenuto nel nostro territorio.
“Precisiamo inoltre che i ragazzi partecipanti al programma Erasmus+ con la nostra Agenzia non hanno assolutamente organizzato o partecipato a qualsivoglia ‘festa Erasmus’ come erroneamente riportato dapprima dal quotidiano Il Messaggero, e poi anche da altre testate online. Queste false notizie sono assolutamente diffamatorie ed alimentano polemiche inutili oltre a diffondere disinformazione in un momento delicato come questo. In realtà il Messaggero ha parlato di feste tra ragazzi e non di festa erasmus.
Ad ogni modo, una volta rilevate le quattro positività ai tamponi abbiamo provveduto adattivare tutti i protocolli nel pieno rispetto delled isposizioni vigenti, ricevendo un esemplare sostegno da parte della ASL 1 nella persona del dottor Domenico De Angelis, che con grande coinvolgimento, professionalità e umanità ha gestito tutte le fasi dell’emergenza, in sinergia costante con la nostra Agenzia e con i medici USCA, monitorando così i 9 contagiatie tutti gli altri partecipanti, posti immediatamente in quarantena fiduciaria. Supportofondamentale è stato garantito dalla Croce Rossa di Avezzano nella persona della Dott.ssa Maria Letta e dei suoi volontari per la consegna delle spese”.
Con il presente comunicato desideriamo inoltre ringraziare tutti coloro che ci stanno fornendo il loro supporto e la loro vicinanza in questo momento, soprattutto le aziende partner di progetto che stanno mostrando tutta la loro solidarietà ai nostri studenti. Tutto ciò premesso, al momento non siamo assolutamente intenzionati a diffondere polemiche sterili, la nostra attenzione e i nostri sforzi sono tutti concentrati sulla salute e la sicurezza dei nostri partecipanti, in particolare del ragazzo, le cui condizioni purtroppo si sono aggravate nelle ultime ore, e che è attualmente ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma.
Per correttezza di informazione, la redazione precisa che in merito al focolaio scoppiato tra i ragazzi dell’Erasmus, le testate Marsicalive e Abruzzolive non hanno mai scritto di feste o di come i giovani si fossero contagiati. La notizia del contagio da covid tra gli studenti è stata data, in anteprima, dal sindaco Gianni Di Pangrazio durante una nostra diretta da piazza Risorgimento, dove il primo cittadino ha parlato solamente di un intervento tempestivo grazie agli screening cui erano stati sottoposti i giovani.