Celano. Minaccia la figlia e la costringe a drogarsi e a spacciare. Lei si fa coraggio e la denuncia. Domani la madre dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Avezzano perchè rinviata a giudizio per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Nessuno immaginava quello che succedeva in quella casa di Celano dove vivevano madre e figlia di origine polacca. La giovane, che all’epoca dei fatti era minorenne, veniva obbligata dalla mamma ad usare cocaina e a venderla. La minorenne non era più in grado di controllare le proprie azioni, viveva in uno stato di alterazione psicofisica che la madre riusciva a controllare grazie alla droga. Addirittura la donna costringeva la giovane ad assistere ripetutamente ai rapporti sessuali che questa aveva con diversi uomini. Oltre a questo la ragazza veniva in continuazione minacciata dalla madre che arrivò anche a puntarle un coltello alla gola intimandole di rimandarla da padre. La minore, pur cosciente delle prevaricazioni e delle violenze psicologiche subite, non riusciva a liberarsi da quel turbinio nel quale era finito fino a quando un giorno, facendosi forza, si è rivolta alle forze dell’ordine e ha denunciato il tutto. Oltre a questi episodi la madre dovrà rispondere anche per la tentata violenza per la quale è stata già rinviata a giudizio. Con l’aiuto dell’avvocato Roberto Verdecchia, la ragazza ha denunciato la madre e il suo convivente che aveva tentato di violentarla. Nel 2010 la donna polacca aveva avviato una relazione con un marsicano. Proprio questo rapporto tra i due avrebbe innescato le violenze nei confronti della ragazzina che poi riferì alla polizia durante la denuncia di essere stata presa a pugni dalla madre e di essere stata minacciata dall’uomo che pretendeva di avere un rapporto sessuale con lei. Per la tentata violenza subita la minore ha chiesto un risarcimento del danno per un totale di 50mila euro.