Avezzano. Gli ex lavoratori Vesuvius dovranno essere assunti nei nuovi insediamenti industriali della città. A un anno e mezzo dalla chiusura dello stabilimento della multinazionale ad Avezzano e del trasferimento di tutta l’attività produttiva nell’Europa dell’Est si riaccendono le speranze per gli 83 dipendenti licenziati. Dopo la notizia dell’apertura proprio nel nucleo industriale di Avezzano di un’azienda che prenderà una fetta di mercato fino a ora servito dalla Vesuvius l’assessorato regionale alle attività produttive si è messo al lavoro per tutelare i dipendenti. Gli operai, che hanno in media tra i 40 e i 50 anni, stanno usufruendo per ora della mobilità, ma alcuni hanno ricevuto l’ultima tranche a gennaio e altri la riceveranno tra giugno e settembre.
Per questo il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, alla luce del lavoro portato avanti fino a ora insieme al consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, ha siglato con le rsu ex Vesuvius, Emiliano Di Salvatore, Fabrizio Iacoboni e Luca Libertini, un accordo che li tutelerà e gli permetterà di tornare in campo. “Nei mesi scorsi”, si legge nell’accordo, “un lungo confronto coordinato dall’assessorato all’attività produttive della Regione Abruzzo ha affrontato la crisi prodottasi mirando alla costituzione di una NewCo all’altezza della sfida del mercato per entrare nel mercato di produzione dell’acciaio salvaguardando l’occupazione e incrementandola con profili professionali ancora più elevati”. Il progetto di una nuova realtà industriale si sta concretizzando grazie a un maxi investimento di 23 milioni di euro che un gruppo di imprenditori è pronto a impegnare su Avezzano per realizzare un polo all’avanguardia nella ricerca per le nuove miscele refrattarie dove occupare fino a 200 persone.
Per questo Lolli e le ex rsu si sono incontrate nei giorni scorsi nella sede della Cgil di Avezzano, alla presenza del segretario Umberto Trasatti, e hanno sottoscritto un accordo “con l’obiettivo di garantire un rilancio occupazionale da promuovere attraverso programmi industriali – sostenuti anche con eventuali finanziamenti pubblici – per la ripresa produttiva nel Fucino e nella provincia dell’Aquila considerato che: le alte professionalità costituiscono un patrimonio per l’intero territorio, le competenze presenti sul territorio vanno preservate anche in funzione del valore aggiunto per quelle imprese già presenti o che si insedieranno nella Marsica. Le parti concordano di individuare nei lavoratori dell’ex Vesuvius i soggetti da ricollocare prioritariamente all’interno di realtà imprenditoriali che usufruiranno dei finanziamenti di settore tenendo conto delle specifiche esigenze produttive e dei profili professionali a loro utili. In tale quadro, l’impegno ad assorbire e ricollocare questo patrimonio professionale verrà considerato come fattore premiante nella valutazione dei progetti industriali che concorreranno all’utilizzo delle risorse per il rilancio economico della Marsica e dell’intera provincia dell’Aquila. Saranno favoriti anche percorsi finalizzati sia alla formazione e riqualificazione dei tali lavoratori sia a creare a creare le migliori condizioni per la loro ricollocazione professionali”.