Avezzano. Sta meglio il ragazzo spagnolo arrivato in Italia per il progetto Erasmus. Il giovane, arrivato nella Marsica per lavorare con alcuni coetanei in alcune aziende del territorio, aveva contratto il coronavirus a causa di un focolaio.
Il 21enne, dopo settimane di apprensione e trasferimenti, ora sta meglio ed è tornato nella Marsica. A raccontarcelo è Domenico De Angelis, volontario e nominato poi dal sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, responsabile dell’area sanità del Coc nell’emergenza Covid.
“Il ragazzo”, ci spiega De Angelis, “è stato inizialmente ricoverato all’ospedale di Avezzano. Successivamente è stato trasferito al reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Le sue condizioni poi hanno poi costretto i sanitari a trasferirlo a Roma, nel reparto di Terapia Intensiva dell’Umberto I”.
“Ieri”, precisa il responsabile dell’area sanità del Coc, “lo abbiamo riportato a Tagliacozzo perché le sue condizioni sono migliorate”. Assieme a De Angelis anche Cristina Nucci, responsabile dell’Ampfi International, associazione che si dedica ai progetti Erasmus+.
Tanta la felicità e l’emozione dopo settimane di apprensione e preghiera per il giovane ragazzo spagnolo.
“Mi sono resa conto che non servono tante parole per spiegare certe emozioni, e non serve ora stare a spiegare cosa significhi fare il mio lavoro”, scrive in un post sui social, “le notti insonni, i giorni di dolore, lo sconforto più totale, la paura, i momenti bui sono scomparsi quando qualche giorno fa ho ricevuto dopo più di un mese di silenzio il suo messaggio: ¡hola Cristina”.
“E insieme a lui”, dice, “anch’io sono rinata e ho rivisto la luce. Grazie dal profondo del mio cuore a tutte le persone che mi sono state vicine in questi giorni difficili, grazie a coloro che mi hanno fatto sentire il loro costante e sincero calore, che hanno pregato per Juan Antonio affinché guarisse nonostante la gravità delle sue condizioni. Grazie a chi nonostante tutti i nonostante del momento ha pensato a lui come a un proprio figlio.
Grazie a chi è restato umano. In questo periodo ho scoperto di avere accanto tante persone dal cuore grande, veri e propri angeli che con piccoli gesti di solidarietà hanno fatto invece grandi cose, in silenzio, nella discrezione di chi non ha e non vuole mettersi in mostra solo per il puro gusto di apparire”.
“Tra queste persone, non posso non ringraziare pubblicamente Domenico De Angelis”, conclude, “un professionista e un uomo dal cuore grande, che mi ha sostenuto sempre con tenacia, costanza e grande umanità.
L’ultimo enorme e più profondo ringraziamento lo rivolgo a tutto il personale sanitario e non che ha accompagnato Juan Antonio in tutto il suo percorso, dall’ospedale di Avezzano, a quello dell’Aquila, e poi al Policlinico Umberto I di Roma, dove dei veri e propri eroi gli hanno permesso di tornare a vivere. Siete tutti nel mio cuore, e in quello di Juanan”.