Pescina. “Sto portando a spasso il cane”, ma in realtà era un randagio. E’ questa una delle tante scuse che ieri hanno sfoderato alcuni residenti fermati a Pescina. Futili bugie che però non sono andate giù alle forze dell’Ordine. In un solo giorno, infatti, hanno denunciato dieci persone per aver infranto le regole ed essere usciti di casa nonostante il divieto imposto dal decreto del presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte.
Le scuse sono state tra le più disparate. C’è chi ha detto che doveva correre al pronto soccorso, ma andava in un’altra direzione, chi ha dichiarato “Sono uscito per portare i croccantini al gatto” anche se nel giro di qualche metro i carabinieri della stazione di Pescina non hanno visto nessun felino, e poi chi lungo la statale fuori dal paese ha spiegato ai carabinieri che stava andando a fare la spesa.
Paradossale anche la bugia dell’anziano fermato in località “Villaggio San Berardo” che ha riferito di essere uscito di casa per portare a spasso il cane ma in realtà era un vecchio randagio che si aggirava lì intorno.