Avezzano. Sono mezzo milione le giornate di lavoro andate perse in agricoltura a marzo con la chiusura delle frontiere ai lavoratori stranieri per far fronte all’emergenza coronavirus. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti, nel sottolineare che per non far marcire i raccolti nelle campagne e garantire le forniture alimentari è necessario varare al più presto strumenti più flessibili come i voucher per pensionati, studenti e cassaintegrati. Si tratta di un segnale drammatico, precisa la Coldiretti, con il calendario delle raccolte che si intensifica con l’avanzare della primavera.
Dopo fragole, asparagi, carciofi e ortaggi in serra, si passerà ai prodotti all’aperto con la raccolta di frutta in tutta Italia. Una ricchezza che non può andare perduta in un momento in cui le scorte alimentari rappresentano una risorsa strategica del Paese per le difficoltà nel commercio internazionale. La Coldiretti ricorda, infine, che con il blocco delle frontiere sono venuti a mancare almeno 200 mila lavoratori stranieri che arrivavano temporaneamente in Italia per la stagione di raccolta per poi tornare nel proprio Paese.