Celano. “Stiamo assistendo in queste ultime ore a un’escalation dei contagi da Coronavirus, da nord a sud Italia. La situazione è diventata estremamente delicata e ora stiamo pagando le gravi falle nel cordone sanitario nazionale e soprattutto europeo”. Lo afferma Ugo Lucio Perrotta, del comitato “Celano Città Sicura”.
“Il decreto per la chiusura delle scuole, a detta degli scienziati, si è reso necessario per cercare di prevenire, contenere e delimitare al meglio la diffusione dei contagi. Ma la chiusura delle scuole fino al 15 marzo, con possibile proroga, risulta riduttiva, e soprattutto viene ridotta la sua efficacia, se poi gli alunni si ritrovano comunque in comitiva, in gruppi e in serate di festa e cene ormai quotidiane” afferma Perrotta. “Forse non sarebbe stato meglio imporre il decreto come quarantena domiciliare? Forse non è il caso che gli amministratori locali prendano di petto la situazione e arrivino ad attuare e concordare misure restrittive adeguate alla previsione di imminente emergenza?”
“Il nostro territorio non è riposto dentro un’ampolla di vetro” continua Perrotta. “La sanità marsicana, come ben sappiamo, purtroppo è da anni in forte sofferenza. Evitiamo dunque, con il nostro buon senso, di creare situazioni di sovraffollamento e di confusione nei locali, negli uffici, nei supermercati, negli ambulatori e nelle strutture ospedaliere. Al nostro buon senso, si aggiunga da subito l’impegno degli amministratori locali nell’adottare misure adeguate al contenimento dei contagi, in ottemperanza del decreto legge del 2 marzo 2020, art. 35, e nella successiva circolare n. 15350/117 (2)/ Uff. III – Prot. Civ. dello stesso 2 marzo”.
“Il nostro territorio, la Marsica, risulta essere per certi versi promiscuo, se consideriamo i diversi aspetti con i quali conviviamo, come quello sociale, culturale, etnico, religioso, lavorativo, delinquenziale” afferma Perrotta. “Fino a oggi non è mai stata fatta nessuna attività di censimento o di controllo sulle persone che entrano ed escono dai nostri Comuni. E’ dunque necessario oggi riordinare l’attività nelle strutture sanitarie presenti, come Tagliacozzo, Pescina ed altri presìdi, che potrebbero avere un’importanza e un supporto strategico” conclude Perrotta.