Avezzano. “Nel pieno dell’emergenza Coronavirus che sta toccando l’Italia intera nella città di Avezzano non ci sono casi conclamati”. Questo il quadro di Mauro Passerotti, commissario prefettizio della città marsicana, che chiarisce ogni dubbio riguardo l’emergenza Covid-19 nella Marsica e nella città di Avezzano.
“La situazione al momento è sempre la stessa”, precisa il commissario prefettizio, “sono in corso degli accertamenti e delle verifiche sul territorio. Al momento queste verifiche non hanno dato esito e non abbiamo un conclamato caso per fortuna nella città. I dati sono in continua evoluzione, ma abbiamo contatti continui con la Asl e l’ufficio di igiene per le verifiche e quindi siamo tra gli enti che devono essere informati in caso”.
Nuove disposizioni intanto sono state prese in città a seguito del Dpcm a firma del premier, Giuseppe Conte. “Abbiamo chiuso parco giochi e sospeso mercati”, ha continuato il commissario, “questo perché in merito allo stesso Dpcm i mercati sono equiparati a fiere che comunque sono similari. Per quanto concerne i parchi gioco, siccome sono gestiti dal Comune e non possiamo controllare affollamento e distanza, abbiamo affisso un cartello in base al quale “i parchi giochi sono sospesi fino al tre aprile. I centri sportivi gestiti direttamente dall’ente sono sospesi. Per quanto riguarda le strutture private sportive, come la piscina ed altri, abbiamo ricevuto l’autosospensione da parte delle stesse gestioni. Questo contribuisce ad evitare il propagarsi del virus in un territorio dove al momento per fortuna non ci sono casi. In caso contrario si vedrà diversamente”.
“Gli uffici comunali sono aperti”, ha sottolineato ancora Passerotti, “ovviamente privilegiamo il contatto via mail con tutti gli indirizzi specifici che sono sul sito. Abbiamo invitato gli utenti a rivolgersi per via telematica. Chi non può farne a meno viene negli uffici ma le persone verranno ricevute in maniera contingentata: uno alla volta per evitare qualsiasi contatto. Gli uffici restano aperti perché nel Dpcm non si parla di uffici pubblici chiusi: lo stesso prefetto ha mandato una circolare nella quale viene precisato ai sindaci, che avevano adottato la chiusura degli uffici, che queste disposizioni non sono coordinate. Nei casi di emergenza i provvedimenti devono essere seri e devono seguire le gestione coordinata: ogni sindaco non può seguire una regola diversa: questo crea una difformità di gestione del territorio di cui non abbiamo bisogno. In ogni emergenza quello che conta è non creare ansia: la difformità può creare confusione tra i cittadini. La gestione delle emergenze deve essere quindi coordinata nel rispetto delle norme e disposizione”.
“In queste ore il Comune di Avezzano sta cercando di aprire un centro operativo”, ha spiegato il commissario, “di cui prossimamente daremo notizia, per supportare le fasce più deboli, le persone in quarantena o le più anziane che non possono uscire, sia per fornire dei farmaci in accordo con le farmacie e associazioni farmaceutiche sia per fornire eventualmente spesa a domicilio a casa in accordo con i grandi magazzini. Si tratta di un ulteriore servizio che il governo della città di Avezzano sta adottando per sostenere le fasce più deboli, gli anziani e tutti coloro che non possono uscire data la disposizione del Governo in merito all’emergenza”.
L’appello alla città di Avezzano è diretto “ringraziamo tutti per la collaborazione, ora c’è bisogno di questo. La città ieri sera era deserta, c’era poca circolazione sia di persone sia di auto. Sono le stesse cose che fortunatamente avvengono nelle grandi città come Roma. I cittadini stanno rispondendo positivamente: il periodo non è corto e non è facile, salvo ulteriori proroghe da parte del governo. Ringrazio tutti per la pazienza: noi continuiamo come governo della città a stare vicino ai cittadini per supportarli ove necessario in ogni circostanza. Non posso far altro che lanciare un messaggio di apprezzamento e gratitudine verso la popolazione”.