Avezzano. Ci sarebbero problemi nelle operazioni per risalire ai contatti del medico dell’ospedale di Pescina, originario di Cerchio, positivo al coronavirus e ricoverato in terapia intensiva. Per una trentina di sanitari, tra medici e infermieri, è ancora in corso la quarantena che finirà tra qualche giorno e che permetterà il rientro al lavoro, dando una boccata di ossigeno al sistema sanitario Marsicano e permettendo la riapertura del pronto soccorso di Tagliacozzo e di altre eventuali strutture in caso di necessità se i casi dovessero aumentare.
Nella Marsica sono fino a ora 7 le persone risultate positive, mentre nella Asl Avezzano Sulmona L’Aquila ci sono 17 casi. Oltre al primo caso aquilano, gli altri due positivi attributi oggi all’azienda aquilana e ricoverati all’Aquila, ma non originari del territorio provinciale, sono un 62enne di Pianella, nell’Aquilano, e un 81nne arrivato da Pineto, nel Teramano.
Ci sarebbero delle difficoltà nel rintracciare i contatti del medico marsicano che attualmente si trova ricoverato con polmonite da covid-19 in terapia intensiva all’ospedale G8 dell’Aquila, il covid-hospital per la provincia. Tra le sue attività, oltre al lavoro in ospedale, c’è anche quella ambulatoriale privata. Il medico sarebbe stato contagiato durante il lavoro ma non è chiaro da quale paziente.
Intanto si registra anche il primo caso nella città dell’Aquila. Si tratta di un 33enne che era già in isolamento a casa da alcuni giorni per aver avuto dei contatti con persone residenti nelle regioni più colpite. Le sue condizioni sarebbero buone. Il tampone effettuato nei giorni scorsi è arrivato ieri: si sta risalendo ai contatti. Il giovane è stato per diversi giorni in isolamento.