Tagliacozzo. La tensostruttura all’esterno dell’ospedale di Avezzano non è all’altezza delle urgenze nel pieno della seconda ondata dell’emergenza covid. Questa la richiesta avanzata dai membri del gruppo di Tagliacozzo Unita, Vincenzo Montelisciani e Romana Rubeo, alla luce della difficile situazione che sta vivendo in questi giorni tutto il territorio marsicano duramente colpito dalla pandemia.
“Stamattina ho incontrato nuovamente il Sindaco Giovagnorio”, ha commentato il consigliere Montelisciani, “è stata innanzitutto l’occasione per avere un ulteriore confronto sulle risultanze dell’adunanza dei sindaci svoltasi sabato pomeriggio ad Avezzano, sulla quale l’ho sollecitato a riferire al più presto in Conferenza dei Capigruppo come stabilito dalla mozione unitaria approvata mercoledì scorso in Consiglio Comunale”.
“Entrambi riteniamo”, affermano i consiglieri di Tagliacozzo Unita Romana Rubeo e Vincenzo Montelisciani, “assolutamente al di sotto dell’altezza delle urgenze di questa fase l’allestimento di una tensostruttura all’esterno del Pronto Soccorso di Avezzano. Di fronte a una situazione come quella che vive l’ospedale di Avezzano, dal quale continuano ogni giorno a giungerci notizie e segnalazioni ai limiti dell’incredibile, il semplice allestimento di una tensostruttura non può che avere gli effetti di un innocuo palliativo. Proprio per questo ho sollecitato il Sindaco a intraprendere un’azione più risoluta insieme ai suoi colleghi sindaci della Marsica, sulla scorta dei contenuti definiti nella mozione e ulteriormente definiti nell’incontro informale che abbiamo avuto nella serata di venerdì scorso e che peraltro sono già stati riportati nella riunione di sabato: che la Marsica sia in condizioni più gravi di altre aree della Regione è un dato di fatto ormai acclarato di cui le disposizioni devono iniziare a tenere conto prima che il contagio, già dilagante, ci sopraffaccia del tutto”.
I due consiglieri avanzano al primo cittadino di Tagliacozzo delle proposte per fronteggiare l’emergenza, tramite una nota di protocollo a lui indirizzata. “Per quanto riguarda la campagna locale di tracciamento su base volontaria attraverso i tamponi rapidi antigenici che partirà venerdì”, sottolineano, “il sindaco mi ha parlato di un ritardo rispetto a quanto precedentemente annunciato, dovuto a esigenze organizzative della ditta incaricata), bisogna dare priorità a chi ha più bisogno e a chi frequenta e continuerà a frequentare le nostre scuole: studenti, docenti, personale Ata, conducenti e accompagnatori degli scuolabus. Evitare che si formino focolai nelle scuole serve a evitare che il virus arrivi nelle famiglie, dove magari vivono soggetti maggiormente a rischio. In questo senso, può essere sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Preside dirigente dell’Istituto Onnicomprensivo Argoli e il nostro Comune”.
“Crediamo che”, affermano, “al fine di incentivare l’adesione dei cittadini alla campagna di tracciamento, il Comune possa e debba fornire gratuitamente i test alle famiglie a basso reddito, già note ai programmi sociali dell’Ente, alle categorie succitate afferenti al mondo della scuola, a chi si prende cura di persone affette da grave disabilità, ai portatori di patologie più esposti ai rischi del Covid-19. Uno sforzo economico in questa direzione significherebbe essere vicini alle categorie più esposte con un incentivo alla tutela della salute propria e della collettività. Siamo disponibili eventualmente a valutare insieme alla Giunta le modalità, i criteri e le risorse da mettere a disposizione di questo sforzo collettivo. In ogni caso andrà predisposto un sistema efficiente di prenotazione dei test, così da evitare che si creino file e assembramenti inopportuni. Una raccomandazione particolare ho rivolto al Sindaco riguardo alle modalità di comunicazione relative alla campagna di tracciamento: sarebbe un errore affidarsi esclusivamente al web e al passaparola, strumenti certamente efficaci che, però, da soli, lasciano escluse intere fasce di popolazione e in particolare quelle più anziane e perciò a rischio”.
“Viste le nuove disposizioni della zona arancione”, rimarcano, “che impongono la chiusura delle attività di ristorazione e dei bar, a cui sarà consentito di lavorare solo tramite asporto e consegne a domicilio, è necessario sospendere la Ztl nel centro storico e l’isola pedonale in Piazza Duca degli Abruzzi nei fine settimana. Non ci sarà da incentivare il cosiddetto “struscio”, che anzi le norme a questo punto sconsigliano fortemente, e allo stesso tempo bisognerà dare alle attività il modo di lavorare su asporto senza impedimenti per la circolazione delle automobili. Di fronte all’impennata dei contagi nel nostro comune e nella Marsica, è necessario sensibilizzare ulteriormente la popolazione al rispetto delle regole, promuovendo e rappresentando comportamenti corretti e conformi alle linee guida del Ministero della Salute, del Governo, e dell’Oms. In questo senso, anche un serio e puntuale controllo del territorio certamente contribuirà a stimolare comportamenti ancora più virtuosi tra la popolazione”.
“In questa fase così drammatica, con la sanità marsicana ormai collassata, è necessario un coinvolgimento informato del Ministero della Sanità, che potrebbe inviare i suoi ispettori per valutare se i livelli essenziali di assistenza siano pienamente garantiti alla popolazione marsicana. Il sindaco si è dichiarato disposto a lavorare in questa direzione. Ne siamo lieti”, concludono Montelisciani e Rubeo, “lo ringraziamo e monitoreremo su quanto verrà fatto, restando come sempre a disposizione della città”.