Avezzano. E’ in corso un summit all’ospedale di Avezzano per vagliare le azioni necessarie da assumere dopo il caso di positività del medico della Asl che ha svolto servizio a Pescina e che avrebbe fatto turni al pronto soccorso anche ad Avezzano.
Il direttore generale della Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila, Roberto Testa, sta valutando con tutto il personale dirigente dell’azienda sanitaria quali procedure adottare. Chiaramente il territorio marsicano, uomo dei più vasti d’Abruzzo con un bacino di utenza di oltre 130mila abitanti, non può restare senza una postazione di pronto soccorso che possa far fronte alla domanda ordinaria di emergenza e urgenza. Tanto più in una situazione di emergenza sanitaria come quella causata dal Covid 19. Le soluzioni al vaglio sono diverse.
La sanificazione degli ospedali coinvolti direttamente è la prima fase. Il medico è assegnato al Punto di primo intervento del presidio di Pescina che è stato chiuso per la sanificazione dei locali. La stessa cosa dovrebbe avvenire ad Avezzano. Successivamente, dopo il tracciamento del personale che ha avuto contatti diretti e dei pazienti, ci dovrebbe essere un’azione di reclutamento di ulteriore personale all’interno della Asl. Intervento che prevede un provvedimento di carattere regionale.
Sarà determinante però, prima delle azioni da mettere in campo, la precisione e l’accuratezza con cui verrà ricostruita la rete di contatti del medico positivo, non solo riguardo ai pazienti, ma anche ai colleghi di turno con lui, e di conseguenza la sotto rete ospedaliera. Fino a ora, a esclusione del paziente arrivato da sulmona ad Avezzano, la Marsica non aveva registrato alcun caso di coronavirus. Con gli ultimi casi di questa mattina, sale a 24 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo.