Avezzano.“In questa fase di recrudescenza di un virus che sta mettendo a dura prova imprese, cittadini, personale sanitario e categorie più deboli sotto molteplici punti di vista, sanitario, economico e sociale, riteniamo non sia il momento più adatto per soffermarsi sulle proprie ideologie politiche e partitiche.” E’ quanto si apprende da una nota a firma di Francesco D’Amore e Fabrizio Belisari, rispettivamente Presidente e Direttore della Cna di Avezzano.”E’ inconcepibile, continua D’Amore che da una riunione del comitato ristretto dei sindaci emergano un documento ed un “controdocumento”, due linee di pensiero contrapposte, che vanno in direzione esattamente opposta rispetto a quella che, in una fase delicatissima come quella che stiamo vivendo, dovrebbe essere unità di intenti, e questa volta il condizionale non è d’obbligo”.
Alle parole di D’Amore, fanno eco quelle di Belisari, direttore della Cna marsicana che “invita la classe politica a prendere atto della deplorevole situazione della sanità marsicana, ormai sotto gli occhi di tutti, anche a livello nazionale, e a non farne un elemento di divisione politica, ma al contrario, progettare e programmare sia per questa fase emergenziale, sia per il medio lungo periodo; essere divisi oggi significa penalizzare ulteriormente le nostre strutture sanitarie ormai al collasso ed arrecare danni a tutto il territorio. Velocità ed unione di intenti, questo il monito della dirigenza della CNA di Avezzano, forte anche della Presidente di CNA Pensionati, Maria Paola Giorgi che ci tiene a sottolineare il carattere “apolitico e apartitico” di questo virus; “bisogna fare presto!” è il grido di una fetta di popolazione, più avanti con l’età, quale è appunto quella rappresentata dalla CNA Pensionati, che richiede soluzioni rapide e non discussioni sterili. “A tal proposito ci vengono in mente quegli operai che da qualche giorno a questa parte, dalle prime ore del mattino, si stanno adoperando per l’installazione, nell’area prospiciente l’ospedale di Avezzano di una struttura che possa sopperire all’enorme carenza ed inefficienza strutturale dell’ospedale stesso”.
In questo periodo, conclude Belisari, “un po’ tutti, per quanto di competenza, dovremmo assurgere a ruolo di operai, anche i nostri sindaci, i nostri politici; al pari di quei soggetti che dal primo momento abbiamo definito eroi, ovvero il personale sanitario che ogni giorno lotta contro questa pandemia sanitaria, a cui ci sentiamo di aggiungere un’altra categoria di eroi, le imprese, le partite iva che da mesi stanno combattendo contro un’emergenza economica senza precedenti”.