Avezzano. Sono oltre 25 giorni che chiediamo alla Regione di attivare tutte le strategie per contenere questa grande pandemia del Covid-19, con soluzioni concrete e possibilità di immediata attuazione. Mentre in Altre nazioni è in corso la messa a punto di un grande test nazionale con l’obiettivo di “capire quanti sono i cittadini che hanno già gli anticorpi al coronavirus nel sangue…con la possibilità di consegnare a queste persone un Pass per tornare alla vita normale”, strategia supportata in Italia dalla virologa Ilaria Capua, da noi si continua a perdere tempo prezioso”.
E’ quanto afferma l’ex sindaco di Avezzano Gianni Pangrazio riguardo all’attivazione del Consorzio di ricerca regioanle di Avezzano per eseguire test sui tamponi in tempi record e a un costo di soli 10 euro.
“Eppure qualche soluzione esiste, quella di utilizzare il Crua di Avezzano, società interamente a capitale pubblico che, ricordiamo, potrebbe processare al costo esiguo di circa 10 € un tampone per la ricerca degli anticorpi del Corona virus, possibilità suffragata da una mai contestata documentazione (che alleghiamo a questa nota) che il commissario regionale, Rocco Micucci, ha inviato alla Regione Abruzzo. Ci preoccupiamo e lavoriamo per creare più laboratori dove processare tamponi per il bene di tutti i Marsicani e gli Abruzzesi”.
“Attendiamo proposte concrete che il sottoscritto, insieme a tanti sindaci ai consiglieri provinciali della Marsica, da giorni sottopongono alla Regione, di riattivare il centro o in subordine, qualora si ravvisino difficoltà dovute alla liquidazione dell’Ente, o ad ottenere l’autorizzazione del ministero proporre all’università di Teramo (che nella stessa sede già attiva in Via Pertini ad Avezzano con giurisprudenza) la gestione del Crua, con la consegna, concessione della struttura e delle attrezzature, alla stessa università facoltà di “bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali” di Teramo, con la collaborazione della facoltà di medicina Veterinaia che, occupandosi approfonditamente anche di ‘microbiologia’, potrebbe avviare un ulteriore centro per la rilevazione del virus, ottenendo più facilmente l’autorizzazione ministeriale così come accade per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo”.
“La Regione Abruzzo, attraverso una manifestazione di interesse potrebbe, con delibera di giunta, proporre e affidare il Centro e il passaggio dei ricercatori e del personale amministrativo e tecnico, tutto assolutamente qualificato, del CRUA all’Università (procedura già seguita qualche giorno fa dalla Regione Lombardia), con un rapporto costi-benefici indiscutibile per la collettività e occasione utile all’apertura e istituzione di una sede della facoltà di “bioscienze e tecnologia agro-alimentari e ambientali” nella città di Avezzano, connubio perfetto per un territorio fortemente vocato a ricevere e formare nuove professionalità in questi ambiti. L’esperienza e la competenza del commissario, Rocco Micucci, potrebbe sovrintendere a tutte le operazioni di passaggio e avvio della nuova gestione. Dunque, in poco tempo e con una modica spesa, potremmo riattivare un’efficiente struttura risistemando i laboratori con appropriati interventi manutentori e migliorativi , anche sostituendo qualche tegola, (che in altre regioni stanno costruendo da zero ) e avviare nel contempo un progetto di sviluppo per la Marsica, far risparmiare tanti soldi ai contribuenti Abruzzesi”.
Sulla vicenda era intervenuto il consigliere regionale Mario Quaglieri sostenendo che il Crua non ha la classificazione necessaria per quel tipo di test. “Il bravo medico e consigliere Mario Quaglieri”, afferma Di Pangrazio, “lo invitiamo a non fare supposizioni campate in aria, ma a dedicare qualche minuto a leggere la documentazione che il Commissario, Rocco Micucci, ha inviato all’assessore competente , che ha prontamente trasmesso al ministero per le autorizzazioni , dove viene spiegata la potenzialità dei laboratori e poi ci informi sulle solerti azioni intraprese per utilizzare i fondi stanziati nella programmazione sanitaria regionale di tre anni fa e nella disponibilità della asl al fine di avviare con urgenza i lavori per ampliare i locali di terapia intensiva nel presidio di Avezzano, impegno che potrebbe da subito contribuire a creare nuovi posti dedicati a combattere il Covid-19, che oggi nel nostro ospedale non esistono.
“Invitiamo il consigliere regionale a far conoscere ai suoi elettori quali azioni ha intrapreso per la sanità Marsicana e i presidi di Pescina e Tagliacozzo.
Oggi ci troviamo a vivere una grande emergenza, ma adesso abbiamo bisogno di concretezza, senso di responsabilità e unita perché non abbiamo più tempo e quindi rivolgo nuovamente un appello alle istituzioni per salvare preziose vite umane e essere pronti per rilanciare l’economia marsicana con lo sviluppo di produzioni analisi e trasformazioni di prodotti agricoli a km 0 . Purtroppo i contagi aumentano e bisogna fare più test sanitari e parasanitari per bloccare il contagio , lavoriamo tutti insieme per il bene della Marsica e dell’Abruzzo”.