Avezzano. E’ una dura lettera quella che l’ex assessore e primario dell’ospedale di Avezzano, Walter Di Bastiano, scrive alla Regione e alla Asl. “Intervenire in maniera rapida, decisa e mirata sulle strutture esistenti, a partire dalla ristrutturazione immediata della Rianimazione dell’ospedale di Avezzano”. Non ha usato mezzi termini l’ex consigliere regionale Walter Di Bastiano, medico oculista, per spiegare ai vertici regionali di cosa ha bisogno la sanità in questo particolare momento. Con una nota inviata al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, agli onorevoli Luigi D’Eramo e Gaetano Quagliarello, all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo Nicoletta Verì, al direttore del dipartimento Sanità Regione Abruzzo Claudio D’Amario, al presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila Pierluigi Biondi, all’assessore regionale Guido Liris, ai consiglieri regionali Mario Quaglieri, Simone Angelosante, al direttore Generale della ASLl Roberto Testa, al direttore Sanitario ASL1 Simonetta Santini e al commissario prefettizio Comune di Avezzano Mauro Passerotti ha messo nero su bianco le esigenze di un’intera area che sta soffrendo più che mai.
“Il grave stato emergenziale che sta attraversando il Paese non risparmia la nostra regione”, ha precisato Di Bastiano, “i Covid 19 rilevati in Abruzzo, con il trend purtroppo sempre più in crescita, ne sono ampia conferma e nella Marsica, oggi, si registra il maggior numero di casi della provincia dell’Aquila. Con i suoi oltre 130 mila abitanti la Marsica rappresenta il 45% della popolazione dell’intera provincia e mai come adesso soffre per le carenze relative all’attuale struttura ospedaliera, non adeguata alle necessità di questo ampio territorio, retaggio di una passata politica poco lungimirante, caratterizzata da programmazioni prettamente ragionieristiche e non rivolte ai reali bisogni della popolazione. Sono stati dibattuti progetti, proposte , alcune delle quali anche approvate, in seguito modificate e poi riviste , poi ridiscusse e poi ancora……… per approdare a cosa ? A nulla di fatto.
Ora, se analizzo le problematiche marsicane, devo considerare che sono ormai divenute inderogabili le necessità di potenziamento della sanità territoriale e di quella ospedaliera. La dedizione, il sacrificio e la grande professionalità dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori del settore, non sono e non possono essere più sufficienti, da soli, a far fronte ad un bisogno sempre più crescente di salute e sicurezza della popolazione che si rivolge con fiducia al Servizio sanitario pubblico.
Il momento che stiamo vivendo impone di intervenire senza ripensamenti e titubanze, è necessario intervenire in maniera rapida, decisa e mirata sulle strutture esistenti, a partire dalla ristrutturazione immediata della Rianimazione dell’ospedale di Avezzano, considerato che sono anni che se ne parla e che a tutto oggi non è stata ancora messa in atto, nonostante manchi solamente la fase esecutiva.
E’ necessario inoltre proseguire rapidamente all’adeguamento di altre unità operative del nosocomio avezzanese, mi riferisco in particolare alla sistemazione dei servizi igienici, del sistema di climatizzazione e di quant’altro necessario a migliorare la degenza dei malati. La realizzazione del nuovo ospedale ad Avezzano, comunque, non deve e non può restare un sogno nel cassetto, ma non deve essere nemmeno l’alibi per non eseguire nel presente e con immediatezza gli interventi sopra descritti.
Considerando le urgenze attuali mi sento, infine, di prendere in considerazione la possibilità di riconvertire e potenziare le strutture sanitarie di Pescina e Tagliacozzo adeguandole alle necessità di questo momento difficile Auspico che alle mie richieste non si risponda negativamente adducendo a motivazione la mancanza di risorse, dal momento che per le situazioni di emergenza, come quelle che stiamo attraversando, esistono i fondi finalizzati. E’ giunto il momento di utilizzarli.
Mi auguro inoltre che i destinatari di questa mia lettera , con alcuni dei quali, tra l’altro, ho condiviso un percorso politico comune, non siano insensibili alle tematiche portate alla loro attenzione. Un territorio così ampio, una popolazione così numerosa deve essere tenuta nella giusta considerazione. Il rispetto del diritto e della tutela della salute è un atto dovuto”.