Avezzano. Viene convocato dalla Asl per un test sulla diagnosi precoce del tumore al colon retto, ma l’uomo è morto da ben cinque anni. L’avviso sembra essere una beffa, per un 61enne deceduto nel 2013 proprio per una patologia simile. L’episodio – come citato dal quotidiano “Il Centro” – riapre una ferita aperta per i familiari che dopo un primo momento di sconforto e disagio hanno aperto il plico recapitato a casa, contenente le spiegazioni su come raccogliere il campione da sottoporre alle analisi e le relative provette da utilizzare per il test sulla diagnosi precoce del tumore al colon retto. Il pacco, ha fatto rivivere alla moglie, alla madre e al figlio del 61enne quel terribile periodo, quando persero al loro fianco il capofamiglia. Ora, a distanza di quei cinque anni, la consegna di quel test dell’azienda sanitaria locale è sembrata quasi uno scherzo per questa famiglia marsicana segnata dal male del secolo. Non è la prima volta che si verificano simili inconvenienti da parte della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila.