Tagliacozzo. A #Controsenso si è parlato della Sanità abruzzese e dei numeri del settore che sono letteralmente impazziti tra ricorsi e sentenze. Ad animare il confronto, il direttore generale Asl 1(Avezzano-Sulmona-L’Aquila) Giancarlo Silveri, Silvio Paoucci, assessore alla sanità regione Abruzzo, e Mariangela Rametta, Tribunale per la difesa del malato.
La discussione si è sviluppata attorno a una domanda di fondo: il sistema sanitario abruzzese è in grado di camminare sulle proprie gambe? La sanità abruzzese ha vissuto momenti di difficoltà notevole soprattutto a causa delle forti intromissione politiche, che negli ultimi anni ne hanno minato la stabilità economica. Giancarlo Silveri ha parlato a proposito di “un necessario ridimensionamento del sistema nei suoi aspetti pubblici e privati”. Gli fa eco l’assessore Paolucci che in riferimento dichiara che “ogni ricovero evitabile è per l’amministrazione corrente una sconfitta; si va in ospedale solamente se si ha effettivamente bisogno”. “L’obiettivo della nuova amministrazione- continua Paolucci- è quello di scrivere una nuova pagina per quanto riguarda il sistema sanitario, puntando su due elementi fondamentali, equilibrio finanziario e innalzamento della qualità dell’offerta, che possa permettere in breve tempo di raggiungere la quota 160 punti nella classifica nazionale LSA, che significherebbe collocare l’Abruzzo tra le regioni adempienti”.
In discontinuità Mariangela Ranetta che invece si è concentrata sulla mancanza di comunicazione tra il medico e il paziente. Nello specifico “i pazienti sono considerati degli strumenti- ha commentato quando invece sarebbe opportuno considerarli in un contesto nel quale i bisogni e le difficoltà del paziente abbiano un peso specifico rilevante. Bisogna essere per il malato e soprattutto con il malato”.