Avezzano. Patto di ferro tra il Parco regionale Sirente Velino e il Corpo forestale dello Stato mirato a potenziare il servizio di controllo e monitoraggio dell’area protetta. Obiettivo: contrastare gli abusi in ambito ambientale. L’intesa, mirata a rafforzare il servizio di controllo e monitoraggio, è stata siglata in un vertice a Villa Cidonio, sede del Parco, tra il commissario e il direttore dell’Ente, Patrizio Schiazza e Oremo Di Nino, con il comandante regionale del Cfs Umbria e coordinatore del Cta (Centro territoriale per l’ambiente), Guido Conti, alla presenza dei comandanti di stazione di Rocca Di Mezzo, Ovindoli, Secinaro, Magliano Dei Marsi e Fontecchio. “La sinergia riattivata con il Cfs”, afferma il commissario, Patrizio Schiazza, “segna un passaggio cruciale finalizzato a rilanciare una collaborazione virtuosa in difesa del territorio del Parco regionale Sirente Velino. Questo accordo siglato con il comandante Conti e i presidi del Cfs ha l’obiettivo di contrastare qualche fenomeno discutibile, rimettendo al centro il rispetto delle regole e delle leggi”. La convenzione siglata tra il Parco e il Cfs, che rilancia la collaborazione sospesa negli anni scorsi, anche per gli effetti del terremoto, ha la durata di un anno: per il servizio l’ente corrisponderà 15mila euro alla Forestale. “Controllare un territorio così vasto è un compito arduo”, aggiunge il direttore del Parco, Oremo Di Nino, “l’intesa con la Forestale va sicuramente nella direzione giusta, quella di rafforzare il livello dei controlli per salvaguardare fauna, flora e aree incontaminate dell’area protetta”. Ora, quindi, nell’area protetta entra il azione la task-force del Corpo Forestale dello Stato. La firma della convenzione, infatti, è stata seguita da un primo summit operativo dove i vertici del Parco, il coordinatore del Cta e i comandanti di stazione hanno pianificato un piano d’azione finalizzato ad avviare i controlli a tappeto nel territorio dell’area protetta.