Avezzano. È stato approvato all’unanimità in consiglio comunale il piano straordinario per le occupazioni di suolo pubblico per i pubblici esercizi, proposto dall’assessore Pierluigi Di Stefano.
Fortemente voluto dall’amministrazione Di Pangrazio, il piano rappresenta una soluzione originale con cui si dà risposta a due esigenze fondamentali:
- l’occupazione di suolo pubblico davanti ai pubblici esercizi anche oltre le metrature consuete, previa autorizzazione del Suap, per permettere a queste attività commerciali di contenere gli effetti negativi delle restrizioni relative alle persone che possono entrare nel locale
- si concede poi ai titolari di farmacie, studi medici e attività di vendita di prodotti alimentari, l’occupazione di suolo pubblico per l’installazione di strutture provvisorie di riparo (gazebo e similari) dalle intemperie. Ciò al fine di tutelare dal maltempo gli utenti in fila.
Le vigenti norme, infatti, impongono agli esercizi in questione l’applicazione di specifiche regole igieniche sanitarie, con particolare riguardo a quelle inerenti al distanziamento sociale e comportano per i cittadini un accesso contingentato all’esercizio e dunque frequenti code all’esterno delle attività, in un periodo dell’anno caratterizzate da temperature rigide.
Le strutture (gazebo o similari), per chi deciderà di installarle, dovranno essere rimovibili, non fissate sul suolo pubblico, e sono autorizzate fino alla data del 30 aprile 2021.
Le richieste vanno inoltrate al Suap che, dopo valutazione, e sentito il parere del servizio viabilità, le autorizza (art 60 bis e ter del regolamento polizia amministrativa e sicurezza urbana).
“Fermo restando il rispetto scrupoloso delle prescrizioni imposte dai livelli di governo superiori
– dichiara l’Assessore Di Stefano-
con queste iniziative possiamo dare un piccolo aiuto al mondo del commercio. I pubblici esercizi, come bar e pub, potranno disporre di uno spazio maggiore per i clienti e chi attende fuori da una farmacia potrà essere più riparato. Mi sembra che, l’approvazione all’unanimità della delibera, sia un bel segnale”.