Avezzano. “Non può chiedersi altro che far chiarezza sul completamento serbato dall’attuale maggioramnza sul contratto di quartiere 2, la cui realizzazione si sarebbe dovuta concludere già nell’ottobre 2009 ed i cui costi sono lievitati solamente da circa 5 milioni a circa 9,8 milioni di euro”. Lo affermano il capogruppo in consiglio di Rinnovamento e Partecipazione, Roberto Verdecchia e il coordinatore Lorenzo Fracassi. “Non riusciamo a capire le preoccupazioni e lo scatto in avanti dell’avvocatarura del Comune, cospicuamente retribuita, che parla già del comune come eventuale parte offesa, quando dimentica che le uniche parti offese sarebbero, in caso di responsabilità penale di quancuno, i soli nostri concittadini. Offesa da chi? Dagli stessi amministratori di maggioranza e da alcuni funzionari e tecnici del comune che non hanno controllato ne prezziario regionale ne l’esatta edificazione dell’opera permettendo ad oggi un riratdo di soli due anni, dalle società consorziate e cointeressate nella costruzione che avrebbero dovuto realizzare l’opera stessa e dalla società finanziaria che dovrebbe concedere il leasing immobiliare? A tal proposito, si vorrebbe tanto sapere chi sarà ,o è, e se sussisterà un eventuale conflitto di interesse, ma di questo c’è già chi se ne occupa. Ergo riteniamo più che opportuno che la magistratura indaghi e dia risposte in tempi brevi, poiché, nella veste di amministratori, la cosa alla quale più teniamo è la salvaguardia della nostra immagine e la correttezza del nostro operato, soprattutto in un tempo in cui anche e non da ultimo, il Vescovo dei marsi Monsignor Pietro Santoro ci richiama al nostro dovere e ci sensibilizza giustamente verso le disagiate condizioni che stanno vivendo famiglie e giovani senza alcuna prospettiva di futuro dignitoso. Capiamo e siamo vicini al disagio ed all’amarezza di tante famiglie, che non sbarcano il lunario, difronte ad un progetto che ha visto lievitare i costi di quasi il 100%, ed a nostro avviso non bastano le variazioni per le nuove norme di sicurezza o nuovi servizi a giustificarne le cause. Gli unici ad essere offesi, qualora la magistratura riscontrasse irregolarità non può essere il Comune di Avezzano che non ha vigilato, ma saranno le famiglie che non arrivano a fine mese, le persone che hanno perso il posto di lavoro, le imprese costrette a chiudere dalla crisi, i commercianti che hanno i loro negozi colmi di merce invenduta, i cittadini che pagano le tasse ed i tributi, i giovani che non hanno futuro. E’ a questi che noi amministratori dobbiamo rispondere e dimostrare attraverso l’operato di chi indaga, la correttezza o meno e la capacità amministrativa. Non è colpa dei Signori Giudici, sia essi inquirenti che giudicanti, se il progetto ha originato più di qualche dubbio, perché è evidente che se errori sono stati commessi non debbono essere pagati dall’ignaro cittadino, ma dagli effettivi responsabili se presenti. Ci rendiamo conto che la maggioranza avrebbe voluto inaugurare il suddetto contratto di quartiere prima della prossima ed imminente campagna elettorale e pubblicizzarla come grande opera di questa amministrazione, ma una buona ed efficiente amministrazione per essere eletta deve sottoporsi al giudizio dei cittadini ai quali non deve essere lesa e calpestata la dignità, oltre che il portafoglio”.