Avezzano. L’amministrazione comunale De Angelis ha deciso di rompere ogni indugio e ricorrere all’esercizio del diritto potestativo di recesso dal contratto di appalto di cui alla convenzione stipulata tra Irim e il Comune di Avezzano in data 31 maggio 2016. Su mandato della Giunta comunale, che l’8 agosto 2018 ha approvato gli indirizzi al dirigente per l’attuazione delle procedure ritenute più idonee alla riacquisizione delle opere, in data odierna il dirigente e ingegnere Francesco Di Stefano ha comunicato all’impresa appaltatrice, IRIM Srl, ai sensi dell’art. 122, comma 3, DPR 554 del 21/12/1999 e successive modifiche e integrazioni, il diritto di recesso dal contratto di appalto.
“Considerato l’esito negativo del tentativo di conciliazione con la ditta per riottenere in via bonaria la disponibilità del cantiere e alla luce dell’arbitrato ormai formalmente costituito”, spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Lino Cipolloni, abbiamo ritenuto che la strada più veloce per rientrare in possesso del fabbricato fosse avviare le procedure di recesso, così da poter riprendere con determinazione, anche alla luce dei fondi che stiamo recuperando dalla vendita della farmacia comunale, i lavori per il completamento dell’opera e consentirvi in tempi ragionevoli il trasferimento degli uffici comunali”.
“Il completamento del nuovo Comune era e rimane un punto centrale del programma di governo“, ribadisce il sindaco Gabriele de Angelis, “ed ora più che mai, nel mentre ci apprestiamo a restituire alla cittadinanza, rinnovate e riqualificate, le due piazze più importanti, Piazza Risorgimento e Piazza Torlonia, possiamo concentrarci su questo ambizioso obiettivo: riprendere prima possibile e rapidamente i lavori sul fabbricato e portavi i primi uffici comunali, attualmente ubicati in più edifici.
La loro riunione in una unica sede comporterebbe un risparmio dei costi di gestione e manutenzione degli stessi valutato in circa 50.000,00 euro annui. A questa somma andrebbe ad aggiungersi un risparmio di circa 2 milioni di euro, di cui necessiterebbero gli attuali uffici comunali per lavori di adeguamento sismico.
“Dare alla città il nuovo Comune”, continua De Angelis, “inoltre riqualificherebbe l’intera zona Nord, ove tale struttura è ubicata, incustodita e nell’incuria più totale, esposta com’è al progressivo degrado, seguito al ritardo nell’esecuzione dei lavori e al fermo degli stessi, protrattosi ingiustificatamente dal 2012.
A tal fine abbiamo recuperato parte dei fondi necessari ed altri ne recupereremo affinché questa incompiuta venga sottratta a un irrimediabile deterioramento e possa finalmente vedersi conclusa”. “Sono convinto”, conclude De Angelis, “che anche l’IRIM comprenda l’esigenza dell’amministrazione e soprattutto dei cittadini, di voler rientrare nel possesso del cantiere e di ultimare i lavori. È un impegno che avevamo assunto in campagna elettorale e che intendiamo onorare ben prima della fine del mandato amministrativo”.