Da qualche tempo in Italia l’inflazione ha toccato vette piuttosto elevate; nel mese di aprile 2023, infatti, secondo le stime dell’ISTAT, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento su base annua pari all’8,3%, decisamente alto se confrontato con il dato 2021: +1,9%. A prescindere dalle ragioni che hanno portato a questo notevole aumento (pandemia da Coronavirus, scontro Russia-Ucraina, aumento della spesa energetica ecc.) è indubitabile che un’inflazione così alta abbia ripercussioni importanti sulle famiglie e sulle imprese del nostro Paese.
Allo scopo di difendere i propri risparmi dall’erosione causata dall’inflazione, molti italiani hanno iniziato ad adottare alcune contromisure pensando a forme di investimento che potessero, perlomeno parzialmente, ridurre gli effetti negativi dell’importante aumento del costo della vita.
Trovare però forme di investimento che garantiscano al contempo un rendimento interessante e una completa sicurezza non è impresa facile; esistono infatti forme di investimento sicure ma i loro rendimenti sono piuttosto bassi e comunque non tali da arginare in modo soddisfacente l’erosione dei risparmi causata dall’inflazione.
Fra le tante possibilità presenti sul mercato, però, una è particolarmente interessante perché coniuga le due caratteristiche fondamentali che fanno di un semplice investimento un ottimo investimento, ovvero buon rendimento e sicurezza. Stiamo parlando del conto deposito, una forma di risparmio e investimento che negli ultimi tempi è guardata con sempre maggiore interesse dagli italiani. Cerchiamo di capire perché
Conti deposito: buon rendimento e sicurezza dell’investimento
Attualmente i conti depositi rappresentano lo strumento maggiormente sicuro e conveniente per chi abbia intenzione di investire una certa somma di denaro con lo scopo di proteggerla dai deleteri effetti dell’inflazione.
Si tratta di uno strumento offerto da banche e finanziarie che può essere aperto online con tempistiche piuttosto rapide; non deve essere confuso con il conto corrente tradizionale che, pur essendo uno strumento indispensabile, ha altre finalità.
Il conto deposito è un tipo di conto bancario che si appoggia a un conto corrente tradizionale; diversamente da questo, però, prevede solo operazioni di prelievo e versamento da e verso il conto d’appoggio. Non può avere saldo negativo e non è gravato né da spese di apertura e chiusura e nemmeno da spese di gestione. È però sottoposto a tassazione.
Ne esistono due forme, una più flessibile (conto deposito libero o non vincolato) e una sottoposta a maggiori vincoli (conto deposito vincolato).
Il conto deposito non vincolato può essere movimentato liberamente, in qualsiasi momento; mentre nel conto deposito vincolato si ha una minore flessibilità; di norma, infatti, il cliente che deposita una somma non può usufruirne fino al momento della scadenza prevista dal contratto; si dice appunto conto vincolato perché le somme depositate sono sottoposte a vincoli temporali che possono essere più o meno duraturi (peraltro, più lungo è il vincolo, maggiore è il rendimento garantito). A fronte del vincolo, il cliente ottiene un rendimento maggiore rispetto a quello garantito da un conto deposito libero che comunque resta interessante. Sta al cliente decidere quale delle due forme sia più consona alla sua specifica situazione personale.
Il conto deposito è un investimento sicuro?
Il conto deposito è una forma di investimento caratterizzata da totale sicurezza in quanto la maggior parte delle banche operanti in Italia aderiscono al FITD, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (le banche italiane sono obbligate all’adesione a questo Fondo) che garantisce ogni depositante per le disponibilità che risultano presenti sul conto fino alla cifra di 100.000 euro. Il FITD è un consorzio di diritto privato costituito nel 1987 su base volontaria e divenuto successivamente obbligatorio.