Avezzano. Prende sempre più forma, ad Avezzano, la piazza simbolo della riscoperta, in chiave identitaria e storica, dedicata alla figura di San Bartolomeo, patrono della città. Entro fine mese, partiranno i lavori del secondo step (ovvero quelli relativi al completamento dell’intervento di valorizzazione) dell’opera progettuale, che sta già dando una nuova fisionomia a tutto il cuore storico della città, pur nel rispetto e nella conservazione delle caratteristiche pre-sisma.
I lavori del secondo stralcio del progetto – consegnato agli uffici tecnici del comune dallo studio 1AX Architetti associati di Roma il 7 agosto scorso – riguarderanno, prevalentemente, tutta l’area archeologica, con pulizia e sistemazione del sottofondo in ghiaia. Prevista anche l’installazione di sedute in pietra ricostruita (illuminate con led), in corrispondenza dei vecchi pilastri della Collegiata crollata nel tremendo terremoto del gennaio del 1915. Inoltre, così come da progetto, verranno eseguiti interventi di restyling anche per tutta l’area verde prospiciente via Lolli: anche qui, verranno installate altre sedute in pietra.
“Piazza San Bartolomeo riqualificata – dichiara il sindaco Giovanni Di Pangrazio –sarà una delle importanti eredità che questa Amministrazione avrà lasciato alla città. Un luogo emblema della nostra storia e, in qualche modo, testimonianza vivida della nostra rinascita”. Il tempo previsto per i lavori, che sono già stati aggiudicati, è di 30 giorni dalla consegna.
L’idea progettuale prevede che lo spazio degli scavi rimanga aperto e fruibile per turisti e cittadini: non a caso, in tutta l’area archeologica e nell’area del monumento sarà implementato il sistema di illuminazione. “Verrà dedicata, inoltre – aggiunge il primo cittadino – particolare attenzione anche alla cura del verde, con la realizzazione di un impianto di irrigazione e con la messa a dimora di nuove piante. Vogliamo che la piazza diventi un’oasi di pace ritrovata per tutti gli avezzanesi, in primis”.
Infine, 9 corpi illuminanti verranno dislocati lungo tutto il perimetro della piazza, che, in tempi lontani, veniva considerata dagli abitanti come una vera e propria “passerella” serale; non di rado, di fronte all’antico palazzo del Rebecchino, difatti, un tempo sede di un circolo ricreativo, veniva allestito un palco, sul quale si esibiva la banda musicale. I lavori del secondo stralcio sono stati affidati alla ditta già affidataria del primo stralcio dell’intervento, ovvero all’Impresa Ocima srl di Avezzano.
Uno degli obiettivi finali, è stato anche quello di rendere definitivamente visitabile la pianta della storica Collegiata, rimasta distrutta nel sisma del 1915, attraverso la costruzione di una scalinata che ha permesso il collegamento tra la piazza e l’area archeologica (è già stata installata anche una rampa per persone con disabilità motoria). Insomma, “una vera e propria cartolina storica della città” come la definisce il dottor Luigi Marino che sta seguendo su delega del sindaco i lavori ed i rapporti con la sovrintendenza.
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