Avezzano. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano, Andrea Taviano, ha prosciolto i tre ex rappresentanti del Cda, Gianfranco Tedeschi, Berardino Franchi e Pasqualino Di Cristofano, oltre a Lucia Falcetelli e Mario Cantoresi, rispettivamente coordinatore finanziario contabile e responsabile dell’ufficio finanziario. Seocndo l’accusa, gli ultimi due, in qualità di dirigenti, «partecipavano alla stesura del bilancio 2008 e firmavano l’attestazione di regolarità tecnica e contabile attestando il pieno rispetto dei corretti principi contabili». Secondo le indagini del procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, che aveva chiesto il rinvio a giudizio, c’era stato da parte dei cinque accusati il tentativo di far apparire ai soci del Cam (35 comuni marsicani) la situazione migliore di quanto in realtà non fosse, fornendo false comunicazioni sul bilancio relativo all’esercizio 2008 dell’ente pubblico economico Consorzio acquedottistico spa. Il Cam avrebbe aumentato così artificiosamente ricavi e crediti aggiustando, secondo il pm, le poste in bilancio in modo da riportare un risultato positivo. Secondo il giudice, tutte le accuse si sono rivelate infondate. Si chiude così una vicenda su cui erano puntati gli occhi del mondo politico e dell’opinione pubblica proprio per le problematiche di deficit economico che sta vivendo il Consorzio. Soddisfazione per l’assoluzione di Di Cristofano, consigliere comunale di Magliano, è stata espressa dal vicesindaco Antonio Morgante. Il Cam, smpre secondo l’accusa, avrebbe aumentato artificiosamente ricavi e crediti. Con quale scopo? Secondo la Procura, l’intenzione era quella di «ingannare i soci e il pubblico aggiustando le poste in bilancio in modo tale da riportare un risultato positivo. Ogni accusa, però, si è rivelata infondata. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Antonio Milo, Angelo Iacomini, Domenicantonio Angeloni e Stefano Guanciale, mentre la parte civile da Mario Petrella.