Avezzano. Condannato a pagare il costo della depurazione dell’acqua a un utente. Il Consorzio acquedottistico marsicano (Cam) è stato condannato dal Giudice di pace di Avezzano alla restituzione delle somme versate da una utente per la depurazione delle acque di un immobile che si trova nel Comune di Ovindoli. La sentenza del giudice potrebbe fare da precedente per numerosi procedimenti dello stesso tipo e sembra che numerosi cittadini si stiano organizzando al riguardo. Il caso in questione riguarda una donna di Ovindoli dove non era in funzione il servizio di depurazione. Così A.T. ha chiesto il risarcimento del corrispettivo pagato per la depurazione autonoma. Il Consorzio si è detto disposto a risarcire l’utente solo se fosse stata proprietaria di un impianto di smaltimento autorizzato dalle autorità competenti. L’avvocato Paolo Palanza, legale della donna, ha portato il Cam davanti al giudice di Pace. Fino a oggi il Consorzio acquedottistico si è sempre rifiutato di restituire a numerosi utenti marsicani le somme percepite per la depurazione delle acque, mettendo al centro della sua difesa diversi motivi giuridici. In questo caso, il giudice di pace di Avezzano, Stefano Bona, ha condannato il Consorzio a risarcire la donna marsicana per un totale di 546 euro più le spese.