Tagliacozzo. All’indomani del consiglio comunale sulle sorti del pronto soccorso dell’ospedale di Tagliacozzo, interviene il sindaco, Maurizio Di Marco Testa, che chiarisce la sua posizione e dice no a tentativi di strumentalizzazioni. Soddisfatto il consigliere di opposizione, Vincenzo Montelisciani, che aveva presentato una mozione accolta e votata in consiglio.
Il primo cittadino parla intanto di “Accuse infondate e strumentalizzazione su temi importanti come la sanità”. Di Marco Testa si difende dal fuoco incrociato che lo ha collocato, nel corso del consiglio comunale sulle sorti del pronto soccorso, al centro di una manovra politica in linea con il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio. “Non conosco il cervellotico motivo per cui viene tirato in ballo il sindaco di Avezzano”; ha spiegato Di Marco Testa, “visto che Di Pangrazio per primo coinvolge sempre tutti i sindaci per trovare soluzioni condivise sui temi importanti della Marsica come la sanità. Se chi, come il sindaco Di Pangrazio, pone al centro i problemi prima dei partiti con il coinvolgimento di tutte le parti non piace, i cittadini dovrebbero riflettere. C’è chi si cimenta a fare congetture distorte dalla realtà”, continua il sindaco, “ma la difesa dell’ospedale ha bisogno del coinvolgimento di tutti”. Il sindaco ribadisce che “Di Pangrazio non si è mai intromesso nelle scelte amministrative tagliacozzane e ha dato sempre massima disponibilità”.
Fa un bilancio positivo dell’esito della seduta, il consigliere di minoranza Montelisciani. “L’obiettivo che ci eravamo prefissi è stato raggiunto”, afferma, “la prima notizia è che il Comune di Tagliacozzo si costituirà in giudizio ad adiuvandum nel ricorso presentato davanti al TAR dal comitato Pro Ospedale in difesa delle funzionalità del pronto soccorso. La seconda, è che il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità dei presenti una mozione unitaria (proposta da una parte della minoranza su nostra iniziativa, e poi concertata con la maggioranza) in difesa dell’Ospedale Umberto I e della sanità pubblica.
La delibera che ne è scaturita”, aggiunge, “manifesta preoccupazione per la situazione creatasi ed esprime dissenso rispetto alle politiche regionali dell’assessore Paolucci e le scelte del manager della ASL Abruzzo 1. In più istituisce una commissione per monitorare le funzionalità dell’Ospedale e per prendere tutte le iniziative che si riterranno opportune per la difesa del diritto alla salute, nonché della sicurezza dei cittadini e di un intero comprensorio.
La nostra posizione in Consiglio Comunale”, sottolinea, “è stata chiara e non può essere soggetta a fraintendimenti: non si può riorganizzare la sanità pubblica strizzando l’occhio alle cliniche private. E nelle sue ultime dichiarazioni, Paolucci ha espresso la volontà di stipulare protocolli di intesa con le cliniche private per il ricovero dei pazienti provenienti dai pronto soccorso che non trovano posto nelle strutture pubbliche. Questo avverrebbe, mentre si chiudono posti letto negli ospedali pubblici e si trasformano i pronto soccorso in punti di primo intervento. Al di là delle polemiche di questi giorni, è questo il cuore del problema e è su questo che siamo riusciti a portare tutto il consiglio comunale a sancire solennemente che la tutela della salute spetta alla sanità pubblica, che deve garantire gli stessi livelli essenziali di assistenza a tutti, e che non puó essere subordinata a altri interessi.
Ora”, conclude Montelisciani, “bisogna riprendere il filo della battaglia politica e della mobilitazione sociale in difesa del diritto alla salute. L’Amministrazione Comunale e le forze politiche tutte ci mettano la faccia e se ne facciano promotori (insieme al Comitato, che lo fa da anni troppo spesso in solitaria o quasi) almeno si farà anche chiarezza su quali siano le reali posizioni di ciascuno e su chi è davvero interessato a difendere il diritto alla salute dei cittadini. Noi ci saremo”.