Celano. Doveva essere un consiglio comunale importante e pieno di interventi programmatiche e approvazioni, invece numerose assenze hanno reso l’assise civica inconcludente. Secondo l’opposizione, “la città non ha risposto alla sua chiamata e non esiste più una maggioranza visto che su 20 consiglieri eletti solo 8 erano a sostegno del sindaco”.
Tutti i consiglieri di opposizione hanno chiesto un rinvio a causa delle assenze, ma il Sindaco non ha fatto dietro front e così la minoranza ha abbandonato l’aula. “Alla fine”, affermano i consiglieri di minoranza, “il Consiglio comunale si è rivelato un flop e così come previsto, senza una vera maggioranza, non è stato deliberato nulla. Lo stato di grave crisi in cui versa la città è ormai noto a tutti, come pure è nota la totale inesistenza di un’azione amministrativa di questo sindaco. Oggi le casse del Comune sono vuote, anzi siamo pieni di debiti e mentre si continuano a fare annunci con soldi ancora da incassare, Piccone ha predisposto un bilancio 2014 con un aumento di quasi 1 milione di euro di imposte, ha indebitato il Comune con un nuovo mutuo presso Cassa Depositi e Prestiti per un altro milione di euro e utilizzato oltre 3 milioni di euro presi in prestito dalla banca Bper, da restituire entro il 31 dicembre. Inoltre Piccone”, continuano, “ha già speso quasi 1,5 milioni di euro di fondi vincolati. Ma oltre al danno la beffa: invece di premiare i virtuosi cittadini per la raccolta differenziata, l’amministrazione sta chiedendo ai celanesi 780mila euro di acconto sulla tassa rifiuti 2014”. i consiglieri di opposizione chiedono al sindaco Filippo Piccone di dimettersi.