Massa d’Albe. I consiglieri di minoranza del Comune di Massa d’Albe contro il primo cittadino Nicola Blasetti. “Moti popolari nelle frazioni, striscioni al vetriolo, rivolta nella maggioranza e giunta comunale alla paralisi: il sindaco Nicola Blasetti, con le due scellerate decisioni, non avrebbe potuto farsi un autogol così rovinoso”.
Lo affermano i consiglieri di minoranza di Massa d’Albe, Antonio Mastrangelo, Giovanni Ceglie e Giovanni Mancini. “Nella storia del Comune, a memoria d’uomo”, dichiarano i tre consiglieri, “non si era mai vista una sconfessione pubblica di un sindaco così clamorosa da parte della popolazione con striscioni che trasudano indignazione, rabbia e riprovazione. Il sindaco, per appagare bassi appetiti da cortile, ha disarticolato la giunta, rimuovendo gli assessori, e portandola a una totale paralisi l’attività amministrativa. Un’operazione di basso profilo che ha provocato la delegittimazione dell’attuale amministrazione e una instabilità che a breve ne decreterà la fine. Il sindaco, dopo essersi vantato in modo risibile di essere stato eletto con un plebiscito, invece di attuare il suo claudicante programma elettorale che ha fatto? Ha tagliato fuori dalla giunta Forme e Albe come un tribuno che straccia i consensi che le due frazioni gli hanno dato. Una mossa che uccide la democrazia popolare ed emargina i tre quarti della comunità! Tutto questo per far posto, con manovre risibili e meschine, a nuovi soggetti, di cui al momento si ignorano titoli e curriculum. Raccogliamo la protesta della popolazione, così ben rappresentata da striscioni e articoli e manifestazioni irridenti, e invochiamo a gran voce le dimissioni del sindaco. Otto mesi di inconsistenza, di idee e fatti, che hanno fatto rivoltare anche i suoi elettori. Si faccia da parte perché ormai la sua parabola amministrativa è terminata”.